Sapevano che all’Ufficio postale di Randazzo si sarebbero consegnate le pensioni e quindi nei cassetti sarebbe circolato parecchio danaro. Di conseguenza non c’era momento migliore per tentare una rapina. Il coraggio di alcuni dipendenti, però, li ha fatti fuggire. E’ andata male ai due rapinatori che ieri, intorno alle 10,30, hanno tentato di fare irruzione nell’ufficio pieno di anziani in attesa di riscuotere. Era appena andato via il furgone portavalori che aveva consegnato più di 200 mila euro, quando gli impiegati, impegnati nella stanza degli sportelli al pubblico, hanno sentito starni rumori provenire dal retro. Incuriositi sono andati a vedere, notando dalla finestra due individui con il volto coperto che stavano tentando di forzare la serratura della porta posteriore con un arnese. A questo punto hanno lanciato l’allarme urlando. I rapinatori, sentendo le grida hanno capito che il loro colpo era stato sventato e si sono dati alla fuga. Tutti hanno immaginato che i rapinatori, se stavano tentando il colpo in pieno giorno, dovevano essere armati. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Randazzo chiamati dagli impiegati che si sono accorti della presenza dei banditi e l’ufficio è stato chiuso. Probabilmente gli stessi malviventi, con le medesime modalità utilizzate a Randazzo, poco prima delle 14 hanno tentato di mettere a segno un colpo all’ufficio postale di San Giovanni Montebello (Giarre) e, poco più tardi, hanno cercato di introdursi, usando sempre un “piede di porco”, anche nel piccolo ufficio di via Diaz a Fleri (Zafferana). I due banditi sono stati messi in fuga dalla pronta reazione dei dipendenti postali che hanno attivato l’allarme, allontanandosi a bordo di una Fiat Uno. L’episodio di Randazzo ha creato allarme. Il vicesindaco Gianluca Lanza ha annunciato che oggi l’Amministrazione comunale scriverà al Prefetto, chiedendo di essere ricevuta. “Siamo vicini al direttore e ai dipendenti dell’Ufficio postale – afferma – con il prefetto vogliamo discutere della sicurezza nella nostra cittadina”. Sull’episodio interviene anche Giuseppe Lanzafame segretario regionale di Cisl – Poste Sicilia sottolineando l’insicurezza degli uffici che non mettono i dipendenti a loro agio.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 03-09-2013