Circa 1100 chili di amianto. Sono un’enormità, ma è il quantitativo che il Comune di Randazzo ha smaltito a seguito di una campagna di pulizia di alcune microdiscariche fuori dal centro abitato. In quei posti dove la gente si è accanita a deturpare ed inquinare il territorio, creando un danno non solo ambientale, ma anche economico per tutti, perché adesso tutti i cittadini si dividono il costo per intero della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. E purtroppo non è finita. Sono ancora tanti i siti da bonificare a fronte delle esigue risorse economiche pubbliche che, per il momento, hanno costretto il Comune a fermarsi. «Proprio cosi – ci conferma il vice sindaco Gianluca Lanza – abbiamo ripulito diversi siti deturpati da rifiuti e purtroppo anche da amianto. La zona più contaminata ed oggi bonificata è certamente via Caporale Castiglione, ma sono diverse le zone del territorio deturpate. L’area della provinciale Boccadorzo, per esempio, è una di quelle. Alla fine – conclude Lanza – abbiamo raccolto più di 1100 chili di amianto, spendendo qualcosa come 5000 euro per la raccolta e lo smaltimento». Nonostante il gran lavoro, nel tono della voce del vice sindaco c’è rammarico: «Perché non abbiamo finito. – spiega – ci sarebbero almeno altri 4 siti da bonificare. Invece sono finiti i fondi e per adesso ci siamo dovuti fermare. L’attenzione, però, rimane alta – conferma – e vedremo come recuperare le somme per bonificare anche gli altri siti individuati». Il problema dell’eternit è grave. Nel dopoguerra il suo utilizzo conobbe un vero e proprio boom. In campo edile fu applicato quasi ovunque. Costruirono anche vasche di riserva dell’acqua con l’eternit e basta gironzolare per le vie dei nostri centri per accorgersi che sono ancora moltissime le facciate delle case protette dal fibrocemento. In teoria, fino a quanto non si spezza e diffonde le sue polveri, non è dannoso, nè l’Asp in passato ha evidenziato un aumento di casi di tumori legati all’eternit. Certo, però, è un materiale che se si rompe va eliminato e smaltito nel modo corretto. «E noi – conclude il vice sindaco – al Comune siamo pronti a fornire tutte le indicazioni necessarie. I cittadini devono sapere che i costi di raccolta e smaltimento dell’eternit gettato abusivamente, oggi sono ripartiti per tutti».
Fonte “La Sicilia” del 20-01-2015