La presenza dei sindaci del territorio e del commissario dell’Asp 3 di Catania, dott. Gaetano Sirna, all’inaugurazione dei nuovi 15 posti letto della Rsa (Residenza sanitaria assistita) nell’ex ospedale di Randazzo, ci dà l’idea di quanto importante sia per il territorio il servizio. Con i suoi 31 posti, infatti, quella di Randazzo diventa la più grande Rsa pubblica dell’Asp 3 di Catania. Stringendo il campo solo alle esigenze dei randazzesi, che chiedono da anni un servizio di emergenza urgenza migliore e più efficace di quello attuale, ci rendiamo conto come questo fino ad oggi siano state inascoltate. Gli uomini e soprattutto i mezzi impiegati nel Punto territoriale di emergenza di Randazzo sono più o meno gli stessi del 2012, quando il servizio del 118 fu sepolto da un fiume di polemiche, perchè l’ambulanza in 2 distinti incidenti mortali, arrivò in ritardo essendo già impegnata in altri soccorsi. Sarà anche per questo chela cerimonia di inaugurazione dei nuovi 15 posti letto, sindaci a parte, è stata effettuata senza particolare eco. Per l’ex ospedale di Randazzo, comunque, si tratta di un servizio potenziato, anzi raddoppiato, anche se insieme ai posti non abbiamo avuto notizie dell’arrivo di altri medici. “Finalmente una buona notizia – ci dice il sindaco di Randazzo, Michele Mangione – con i suoi ben 31 posti la Rsa di Randazzo diventa una delle eccellenze della sanità pubblica in Sicilia. Ho potuto constatare che le nuove stanze sono attrezzate di tutti i comfort, ognuna dotata di servizi igienici, ben soleggiate e ben isolate acusticamente, cosa non di poco conto per una struttura che deve ospitare pazienti della terza età. A questo risultato siamo arrivati grazie alla sinergia fra le amministrazioni ed all’efficienza dell’intera comunità medica e paramedica di Randazzo, che lavora con grande professionalità e passione”. Il sindaco non dimentica il vero problema sanitario a Randazzo ed, infatti, ci dice: “Con il direttore generale Sirna abbiamo ragionato anche sulla riorganizzazione del servizio di emergenza mobile, di fondamentale importanza per paesi lontani dalle strutture più attrezzate, e sulla possibilità di potenziare gli ambulatori esistenti dopo una reale “lettura” delle esigenze e delle prestazioni”. Randazzo ci spera, ed attende.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-03-2014