Anche quest’anno è scattata l’operazione a difesa dei boschi, contro l’azione distruttrice degli incendi. Ben 501 operai in tutta la Provincia di Catania sono stati “arruolati” per costituire le squadre del cosiddetto “contingente Antincendio”. Di questi 311 sono gli “addetti” impegnati direttamente nello spegnimento degli incendi, 19 sono i vigili del fuoco, 85 le vedette antincendio e 86 gli autisti. Uomini che indossano le speciali tute arancioni, che saranno disponibili a turni, 24 ore su 24, pronti a intervenire in caso di incendio nei boschi e nelle campagne. Per questo, come ogni anno, sono state individuate nei punti più alti del territorio punti di vedetta; con personale incaricato a non staccare gli occhi dal paesaggio e lanciare l’allarme via radio alla prima vista di fumo. Oltre a ciò sono stati assunti per tutta l’estate autisti per le autobotti e uomini pronti a circoscrivere le fiamme con il loro faticoso lavoro. Ma ecco il numero degli operai antincendio assunti nei vari distaccamenti forestali nell’intero cono dell’Etna. A Randazzo sono stati assunti 60 “addetti spegnimento incendi”, 9 vedette, 13 autisti e 3 vigili del fuoco. A Linguaglossa, che ingloba anche i territori di Castiglione e Pidimonte, gli “addetti spegnimento incendi” sono 42, 14 vedette, 14 gli autisti e nessun vigile del fuoco. A Bronte, che opera anche a salvaguardia dei boschi di Maletto, gli addetti per spegnere gli incendi sono 55, 14 le vedette, 14 gli autisti e 4 i vigili del fuoco. A maniace gli addetti sono 44, 2 i vigili del fuoco, 6 le vedette e 10 gli autisti. Ad Adrano 35 addetti, 3 Vigili del Fuoco, 7 autisti e 8 vedette. A Zafferana 40 addetti, 4 vigili del fuoco, 16 autisti e 23 vedette. Infine a Nicolosi, 35 addetti, 3 Vigili del fuoco, 12 autisti e 11 vedette. Con questa organizzazione parte la campagna antincendio 2016. Assunto il personale però sono diverse le criticità in un settore che dà lavoro a tante famiglie, ma che spesso è impossibilitato a intervenire adeguatamente. Soprattutto nelle aree di campagna private, infatti, i terreni angusti, impediscono l’avvicinamento degli uomini in tuta arancione agli incendi. Ma non sono solo questi i problemi: “Nonostante gli operai siano stati assunti da alcuni giorni – ci dice Alfio Mannino, segretario provinciale della Flai Cgil di Catania – a oggi sono presenti delle criticità non indifferenti. Infatti molti automezzi, per mancanza di manutenzione, rimangono fermi e i lavoratori, di fatto, sono inoperosi, perché non possono raggiungere i luoghi di lavoro. Altre attività come la pulizia dei boschi e la preparazione dei viali parafuoco saranno avviate non prima di luglio. Il settore ha bisogno di una seria programmazione”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-06-2016