Sciopero degli operatori ecologici ieri a Randazzo. I lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia perché da marzo non percepiscono lo stipendio. Così non avendo ottenuto risposte esaustive dai vertici della loro azienda e dal Comune, hanno deciso ieri di scioperare e oggi di effettuare un’assemblea le ultime 2 ore di lavoro. ”Attendiamo – ci dicono – gli stipendi di marzo, aprile e maggio, ma soprattutto denunciamo il mancato rispetto degli accordi stipulati in Prefettura, quando ci era stato promesso che entro il 6 giugno avremmo ricevuto lo stipendio di marzo ed entro il 26 quello di aprile”. “Abbiamo provveduto già 10 giorni fa a inviare il saldo di marzo e venerdì abbiamo saldato per intero aprile – replica il vice sindaco Gianluca Lanza – ma il mandato è stato bloccato da Equitalia per un controllo. Verrà sbloccato tra 5 giorni lavorativi. Questi controlli capitano spesso. Riteniamo di aver fatto tutto il possibile sia per evitare lo sciopero ed evitare disservizi, sia per garantire agli operatori il sacrosanto diritto alla retribuzione. Pensate che per garantire loro lo stipendio abbiamo bloccato tutti i pagamenti del Comune, compreso gli stipendi dei dipendenti”. Ma il problema è più grave di quello che si pensi: “Voglio ricordare – infatti continua Lanza – che dalla Tari 2016 abbiamo incassato poco più del 50%. Tra poco arriveranno le bollette per il 2017, ma se non aumenta la percentuale di riscossione questi problemi non potranno mai cessare”. C’è da pensare che il problema sia l’evasione che il Comune attraverso i propri Uffici ha il dovere di combattere nel rispetto di chi paga: “Ma non solo questo – conclude Lanza – C’è anche il blocco dei trasferimenti statali per la mancata approvazione del consuntivo 2015 che ricordo è stato approvato in giunta a fine 2016”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 28-06-2017