Tragica vigilia dell’Epifania a Randazzo a causa di un incidente stradale in cui ieri ha perso la vita il signor Vincenzo Finocchio di 74 anni, residente a Randazzo in via Castello. L’uomo a bordo della sua motoape, percorrendo la SS.120 nel tratto Maniace Randazzo, si è scontrato con un fuoristrada Nissan che viaggiava nella sua stessa direzione condotto da un giovane randazzese. L’ urto è stato terribile. La piccola motoape è stata ridotta in rottami ed il povero conducente, a causa del forte urto, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, cadendo oltre il guard rail. Sul posto sono arrivati gli uomini del 118 di Randazzo, che hanno trovato l’anziano ancora in vita. Capendo però che la situazione era realmente grave, il medico del 118 ha chiesto il trasferimento all’ospedale Cannizzaro con l’ausilio dell’elisoccorso. La corsa verso il più attrezzato ospedale però è stata vana: il suo debole cuore ha finito di battere durante il tragitto. Sul posto è arrivata la Polizia Municipale di Randazzo, con il tenente Gaetano Cullurà e l’ispettore Paolo Sgroi che hanno effettuato i rilievi e raccolto le testimonianze per ricostruire una dinamica che ancora lascia parecchi dubbi. Quasi certamente il fuoristrada era in fase di sorpasso. L’urto, infatti, sarebbe avvenuto nella corsia opposta a quella di marcia, ma le responsabilità sono ancora tutte da accertare. Intanto dire che il paese piange la scomparsa di un gran lavoratore e di una persona per bene non è retorica. Vincenzo Finocchio, infatti, lo conoscevano tutti non solo perché egli aveva lavorato una vita come agricoltore e permesso alla sua famiglia di vivere dignitosamente, ma anche perché si era battuto sempre a favore dei lavoratori e per i diritti dei cittadini. Da sempre, infatti, riconoscendosi nei principi di quella sinistra antica che chiedeva giustizia sociale, onestà, diritti per i lavoratori e solidarietà per i più deboli, ha partecipato attivamente alla vita della locale sezione del vecchio Partito Comunista, senza mai occupare posti di potere. Per la sua onestà e sincerità e per la sua coerenza politica, insomma, era apprezzato e la sua scomparsa rende l’Epifania randazzese certamente più triste.