Il versante nord dell’Etna torna a discutere e contestare la qualità dei servizi su rotaia e gomma offerti dalla Ferrovia Circumetnea. E questa volta a farlo sono i ragazzi. Un nutrito gruppo di componenti dell’associazione Ris (Randazzo iniziative speciali), presieduta da Salvatore Licari, infatti, hanno allestito in pieno centro di Randazzo un punto di raccolta firme su una petizione nata da una discussione su facebook e sostenuta dal gruppo “Randazzo tutti in un gruppo” cui, fra gli altri, fanno parte Beppe Petrullo, Michele Caruso, Alessia D’Amico, Marco Crimi e Roberta Militi. “Tanti cittadini e pendolari – si legge nella petizione vorrebbero utilizzare il trasporto ferroviario. Invece, a fronte di costanti e silenziosi aumenti delle tariffe, non è corrisposto un miglioramento del servizio. In questi anni – si continua a leggere – abbiamo assistito a soppressioni di fermate e delle corse dei treni e mancanza di puntualità. Costatiamo inoltre il degrado delle stazioni, la scarsa sicurezza dei passeggeri, le carrozze sporche e non funzionanti, l’assenza di pensiline d’attesa per i fruitori degli autoservizi, servizi igienici inutilizzabili, e anche il problema di trovare i biglietti ferroviari e per gli autoservizi. “Una situazione – si ribadisce nella petizione – non più accettabile dagli utenti che devono sopportare disagi personali e economici e che rischia di lasciare la nostra zona, già carente di infrastrutture, senza collegamenti”. Per questo i ragazzi hanno lanciato un appello alla Regione Siciliana, alla Provincia Regionale di Catania e ai sindaci, affinché, grazie al loro impegno, i servizi di trasporto su rotaia vengano potenziati. La direzione aziendale della Circumetnea prende atto delle osservazioni e precisa: “Attualmente è in fase di redazione un progetto di ammodernamento delle infrastruttura ferroviaria che mira al miglioramento del confort dei passeggeri e della velocità dei treni, eliminando i passaggi a livello. Ci rendiamo conto che gli ultimi aumenti piacciono poco ai passeggeri, ma non sono frutto di una politica aziendale, ma di precisi dettami di un decreto regionale. Non abbiamo soppresso fermate ferroviarie o di autobus, mentre per quanto riguarda le corse abbiamo soppresso qualche corsa di collegamento per Castiglione di Sicilia. Ma in realtà si trattava di linee che quotidianamente trasportavano 1 o 2 passeggeri al massimo. Per quanto riguarda i ritardi – continuano – l’Azienda assicura il massimo impegno affinché non si verifichino più”. Poi la Fce annuncia che a settembre arriveranno 21 bus nuovi, mentre sul degrado delle stazioni ammette. “Sappiamo di dover intervenire al più presto per rendere più accoglienti le nostre stazioni, ma rassicuriamo i passeggeri che sia sui treni, sia sugli autobus si viaggia con la massima sicurezza e che il servizio di pulizia viene effettuato. Certo – si ribadisce – tenere puliti mezzi di circa quarant’anni è difficile. “Infine – conclude la Fce – non abbiamo mai avuto pensiline d’attesa, ma stiamo verificando la possibilità di realizzarle nelle fermate più importanti, mentre è vero che abbiamo pochi punti vendita, ma perché abbiamo difficolta a reperirli. Anche questo problema stimo tentando di risolvere, installando magari dei distributori automatici”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 28-03-2012