«Ci stanno prendendo in giro con la complicità di tutti i partiti. L’Autonomia differenziata, approvata all’unanimità dal Governo Meloni, condannerà la Sicilia ed il Meridione ad un declino inesorabile». Sono le parole del sindaco, Francesco Sgroi, che si scaglia quasi con rabbia il Ddl Calderoli. «Questa riforma toglierà risorse alle Regioni più povere per trasferirle a quelle ricche – afferma – Di sicuro non terrà in considerazione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione). Per avvicinare nord e sud sono necessari 100 miliardi. Mai queste risorse verranno investite nel Meridione, anzi sappiamo con certezza che verrà presa in considerazione la spesa storica per garantire i servizi. Ed anche loro sanno che da noi per servizi si è speso molto meno che nel nord Italia, dove si viaggia in Freccia Rossa. Non solo quindi fino ad oggi ci hanno lasciato viaggiare nelle lente e vecchie littorine, saremo condannati a farlo ancora a lungo. Vedrete – ribadisce – a causa di questa riforma ci saranno meno trasferimenti per Comuni del sud, determinando una catastrofe». Ma quello che fa più arrabbiare Sgroi è il silenzio della politica. «Un silenzio quasi sospetto – infatti continua – Non ne parla nessuno, né dalla maggioranza né dall’opposizione. Ed allora io lo grido 3 volte: una volta da sindaco, un’altra da consigliere dell’Anci ed infine anche da componente del Movimento per l’Autonomia. Noi siamo per l’autonomia, ma quella solidale non certo per quella discriminatoria».
Per Sgroi la prospettiva di poter meglio valorizzare le risorse regionali è uno specchietto per le allodole. «Ma veramente credono di poterci prendere in giro dicendoci che abbiamo le risorse per svegliare l’economia. – aggiunge – Anche nel Corno d’Africa ci sono sole e mare, ma il turismo funziona solo dove ci sono quei servizi che da noi non si voluto attivare. Questa è l’Italia dei 2 pesi e delle 2 misure. Da 75 anni tutti i governi ci hanno negato i decreti attuativi sull’autonomia siciliana, oggi si approva una norma iniqua e dannosa per il sud». Ma la riforma prevede le Regioni possano investire le maggiori imposte derivanti da una possibile crescita economica: «Perché è quasi certo che il nord così crescerà esponenzialmente. – risponde – In queste condizioni per noi la crescita sarà una chimera. Questa riforma è fatta per agevolare i più ricchi a scapito dei più poveri. Non è così che si legifera in uno Stato che si professa unitario». Sgroi è deciso a combattere la riforma. «Come sindaco posso fare poco, – infatti conclude – ma porterò questo argomento fra i banchi dell’Anci. So già di non essere da solo: tutto il Movimento per l’Autonomia ad urlare il proprio dissenso». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 05-02-2023