Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, interviene sulla vicenda del giovane disabile, vessato da un terzetto di pregiudicati. «Sento il dovere di scrivere per scrollare dalle spalle di Randazzo una responsabilità che in effetti non ha. Nell’edizione di ieri, leggo in prima pagina un articolo del prof. Francesco Pira dal titolo “La violenza gratuita per umiliare in diretta social” che, commentando il vile e barbaro atto di violenza perpetrato da 3 pregiudicati nei confronti di un disabile, afferma che “è accaduto a Randazzo”. Voglio precisare che la mia città non è stata teatro di questo brutto episodio. Né la vittima né i carnefici abitano nella comunità che mi onoro di rappresentare. «E lo ribadisco non perché credo che Randazzo sia immune da episodi simili. Tutto il mondo purtroppo, senza eccezioni, rischia di essere colpito da quella “disumanità” cui fa riferimento il prof. Pira. Lo dico perché, non essendo accaduto fra queste mura, sarebbe ingiusto che questo triste episodio venga scritto fra le pagine della storia della mia città.
Alla mia comunità, che condanna duramente il gesto, non resta che rivolgere la massima solidarietà alla vittima, alla sua famiglia ed al sindaco del Comune dove sono accaduti i fatti. Per il resto come non essere totalmente d’accordo con i concetti espressi nel commento dal prof. Pira, che ringrazio anche per aver ribadito che Randazzo «è una cittadina stupenda e piena di persone perbene». Fonte “La Sicilia” del 02-06-2020