La possibilità di rivedere l’antica via Duca degli Abruzzi di Randazzo come era un tempo, ovvero pavimentata con la pietra lavica, non è poi così remota. L’assessorato regionale delle Infrastrutture della Regione siciliana ha infatti comunicato al sindaco che il progetto per la riqualificazione della via è stato ammesso a finanziamento per un importo di un milione e 687mila euro. A darne notizia è il primo cittadino, Ernesto Del Campo, felice di poter compiere un altro passo nella valorizzazione storica e turistica della città. «Premetto – afferma il sindaco – che a presentare il progetto alla Regione siciliana è stata la precedente amministrazione, guidata dal prof. Salvatore Agati. Progetto che noi abbiamo sostenuto e difeso dai ricorsi che sono stati presentati. Adesso che il Tar si è pronunciato abbiamo più volte sollecitato il finanziamento all’assessorato che ha correttamente assegnato». Per il sindaco, però, il lavoro non è finito: «Noi – infatti spiega – faremo il possibile per far iniziare al più presto i lavori. Il timore, infatti, è che gli attuali sottoservizi della via, potrebbero avere bisogno di quella manutenzione non prevista nel progetto. Comunque vada – conclude – non ci scoraggiamo e siamo già alla ricerca di possibili ulteriori somme». Il progetto, redatto dall’architetto Giuseppe Iurato, prevede la sostituzione della pavimentazione esistente con conci lavici nella parte centrale e laterale della carreggiata, con due strisce parallele di basolato a formare le guide carrabili, proprio come si faceva un tempo per permettere il transito dei carretti. Verranno rifatti in stile pure i marciapiedi e, dove mancano, saranno aggiunti i caratteristici lampioni. Il progetto prevede di abbellire la via con delle piante e di abbattere le barriere architettoniche. L’utilizzo dei materiali è stato scelto in modo da rispettare l’ambiente circostante e la storia di Randazzo. Quando la pavimentazione della via Duca degli Abruzzi sarà completata, per riportare l’intero centro storico ai fasti di un tempo e attirare i turisti, bisognerà pensare al piano dei colori.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 20-05-2010