Da programma doveva essere inaugurato oggi, ma la necessità di completare i lavori di pavimentazione della stretta stradina di accesso, ha fatto slittare di qualche settimana la riapertura al pubblico del complesso architettonico di via dell’Agonia, risalente al XIV secolo. «Entro 15 giorni i lavori saranno completati – conferma l’assessore ai Beni culturali, Paolo Raciti – e il ritardo, se tale si può considerare, è derivato dal fatto che si stanno ponendo sotto la pavimentazione della strada tutti i servizi, affinché nessun cavo elettrico possa in futuro deturpare la facciata. Dunque, non è escluso – conclude – che nei primi giorni di settembre l’immobile verrà riaperto al pubblico». Il palazzo di via dell’Agonia, come scrive il professore Salvatore Agati nel libro «Randazzo una città medievale», è «un pregevole ed unico esempio di tipologia abitativa della piccola borghesia del medioevo» che ci regala una bellissima bifora. Oltre a ciò, quasi accanto, si scorge l’antica chiesetta di via dell’Agonia. Entrambi sono la testimonianza di come Randazzo venne urbanizzata dalla dominazione normanna in poi, in un quartiere come San Martino che conserva ancora l’aspetto più tipico. Palazzo e chiesa avevano bisogno di grandi lavori di ristrutturazione ed oggi, finalmente, sono quasi terminati. La copertura dell’intero complesso ed i solai sono stati rifatti, come anche la pavimentazione ed il generale consolidamento, oltre al recupero della facciata. «Certamente – afferma il sindaco, Ernesto Del Campo – si tratta di un complesso che fa parte patrimonio storico ed architettonico della città, incastonato nel cuore del centro storico e, quindi, di grande importanza». «All’interno del Palazzo – conclude l’assessore Raciti – sarà trasferito il centro visite del “Parco dei parchi” ed il resto dell’immobile diventerà un ottimo ambiente espositivo. Invece, la chiesetta – conclude – diventerà una piccola sala conferenze».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 25-08-2012