Il piano regolatore generale di Randazzo va ai Parchi dell’Etna e dei Nebrodi per l’approvazione, ma quanto è lungo, difficile e pieno di sorprese l’iter per arrivare all’adozione del consiglio comunale dello strumento urbanistico. Era febbraio del 2013 quando il Comune e il Parco dell’Etna raggiunsero un accordo sull’elaborato da presentare. Da allora, come hanno spiegato in Comune, prima sono stati inviati gli elaborati alla Regione per l’approvazione della valutazione ambientale strategica (Vas), ma da Palermo hanno risposto chiedendo anche i costosi elaborati cartacei oltre a quelli digitali. Poi, nei giorni scorsi sempre la Regione, ha chiesto la preventiva approvazione del Parco, propedeutica all’approvazione della stessa Vas. “Adesso – dice il dirigente dell’ufficio tecnico, architetto Aldo Meli – aspettiamo la risposta dei Parchi; se dovesse essere positiva, si procederà”. Ovviamente, l’elaborato tecnico è quello illustrato nel 2011 dal progettista, professor Lorenzo Leone, all’ex sindaco Ernesto Del Campo. Oggi il primo cittadino, però, è Michele Mangione. Ci chiediamo se può ed intende modificare qualcosa: “Io ho esaminato gli elaborati tecnici del piano regolatore generale – afferma – e ritengo che sia necessario effettuare un approfondimento. Intendo incontrare il progettista per porgli alcuni interrogativi. L’elaborato redatto, in linea di massima, va bene; devo capire, però, il perchè di certe scelte”. Il sindaco non si spinge ulteriormente. Non spiega nel dettaglio cosa intenda chiedere al progettista e cosa gli susciti perplessità. Si vedrà nei prossimi giorni. Intanto, Randazzo attende un piano regolatore generale da quasi 20 anni. “In questo tempo – conclude Mangione – la mancanza di un piano è stata certamente penalizzante, perchè la cittadina non ha avuto un disegno di sviluppo”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 11-07-2014