I primi cenni veri sull’impegno dell’Anas a presentare il nuovo progetto del tratto Randazzo – Fiumefreddo della Ss 120 si dovrebbero vedere l’11 luglio. Sia il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, sia il segretario provinciale della Flai Cgi, Alfio Mannino, hanno assicurato che in questa data l’Anas dovrebbe organizzare un convegno sullo sviluppo della viabilità locale, con la Ss 120 protagonista. Almeno queste le informazioni ottenute dopo l’incontro romano con il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto De Caro. Intanto da Roma gli amministratori locali hanno ottenuto la descrizione della strada che l’Anas sta progettando. Si tratta di 30 chilometri e 100 metri quasi completamente nuovi, in grandissima parte in variante rispetto all’attuale percorso. Sono solo 3, infatti, i chilometri del nuovo tracciato che si sovrappongono all’attuale. L’Anas ha disegnato una strada “extraurbana secondaria di categoria C2” con carreggiata unica di 9.50 metri divisa in 2 corsie (una per senso di marcia) di 3,5 metri ciascuna e banchine di un metro e 25 cm ciascuna. La velocità dei veicoli non potrà superare i 90 km/h, ma la nuova strada permetterà di sorpassare, eliminando le 150 curve del percorso. I tecnici hanno previsto delle circonvallazioni per superare i centri abitati. I tratti principali dove la nuova strada si sovrappone alla vecchia si trovano a Randazzo in contrada Calderara e Castiglione in contrada Marchesa. Subito dopo però le infrastrutture diventano imponenti. Nel tratto Linguaglossa – Piedimonte ci sono ben 5 viadotti lunghi complessivamente un chilometro e 300 metri e 2 di questi servono per superare i passaggi a livello della Ferrovia Circumetnea. Gli ingegneri, infine, hanno superato l’enorme dislivello fra Piedimonte e Fiumefreddo progettando una strada di quasi 5 chilometri e mezzo con 2 importanti viadotti lunghi 100 e 920 metri nel primo tratto, un ponte di 30 metri, un viadotto 900 ed una galleria di 640 metri nel secondo, ed esattamente nella contrada fiumefreddese Bardelle. Quella progettata è certamente la strada che servirebbe per avvicinare la montagna al mare e viceversa, anche se l’on. Concetta Raia, che sulla Ss 120 ha presentato una interrogazione alla Regione siciliana, afferma: “Al Nord fanno già le strade intelligenti, da noi devono ancora fare le strade”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17.06-2016