Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto al sindaco di Randazzo. Ernesto Del Campo. che ha chiesto conto e ragione sui 525 mila euro che il Comune di Randazzo ha girato al Ministero nell’aprile del 2011 per permettere all’Anas di effettuare la progettazione del nuovo tratto Randazzo Fiumefreddo della Ss. 120. Da Roma è arrivato auna lettera al Comune di Randazzo assicurando che il 30 marzo scorso è stata inoltrata formale richiesta di reinscrizione in bilancio delle somme che erano andate in perenzione. L’ultima volta che il Ministero aveva fornito informazioni sulla vicenda, infatti, era novembre dello scorso anno, quando Del Campo, apprese con stupore che le somme inviate erano andate in perenzione. Allora non scoppio la protesta perché la dottoressa Barbara Marinali, direttore generale del Dipartimento Affari generali del ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti, rassicurò tutti, annunciando una sua richiesta al ministero dell’Economia e delle Finanze per la reinscrizione in bilancio agli inizi del nuovo esercizio finanziario. Da allora però nessuna notizia, con il primo cittadino di Randazzo, a 4 mesi dall’inizio dell’anno, costretto a chiedere un ulteriore sollecito, affinché le somme venissero riscritte in bilancio e girate all’Anas per la progettazione della strada. Oggi la stessa dottoressa Marinali ha comunicato al Comune di Randazzo, che «la richiesta di reinscrizione in bilancio della somma di 525 mila euro è stata inoltrata all’Ufficio centrale del Bilancio e che verrà liquidata al Ministero delle Infrastrutture non appena il ministero dell’Economia la renderà disponibile». La notizia buona è che i soldi non sono andati persi. Quella cattiva è che bisognerà attendere i tempi ministeriali, nella speranza che non siano biblici. «Aspettiamo ormai che si consumi quest’atto formale – ci dice il sindaco Del Campo – necessario a consentire all’Anas di iniziare la progettazione. Ricordo che ho già sottoposto il problema al dirigente regionale dell’Anas, Ugo Dibennardo, che mi ha assicurato il suo interessamento. Dopo di ché procederemo a cercare le necessarie risorse affinché anche il versante nord est dell’Etna possa essere collegato da una strada più moderna e veloce di quanto non sia oggi». In effetti è vero. Noi lo abbiamo ripetuto ormai decine di volte. Il tratto Randazzo Fiumefreddo della Ss. 120 in appena 30 chilometri fa contare 153 curve o cambi di direzione, attraversa diversi centri abitati ed a sua volta viene attraversato da tanti passaggi a livello ferroviari. Inoltre, come se ciò non bastasse, si possono contare sulle dita di una mano i rettilinei dove è possibile sorpassare, costringendo gli automobilisti a pericolosi sorpassi. Una strada migliore quindi è necessaria per avvicinare a questo territorio montano la costa e con essa i turisti.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 26-04-2012
QUEI TRE MILIONI GIA’ RITIRATI…
Era il 2003 quando il senatore Pino Firrarello ha fatto finanziare 4 milioni e mezzo di euro al Comune di Randazzo per l’ammodernamento della Ss 120. I soldi però non sono stati spesi per diversi anni e il Ministero ne ha ritirato 3. Con la restante somma l’ex sindaco di Randazzo, prof. Salvatore Agati, ha ottenuto l’autorizzazione a redigere uno studio fattibilità per una strada nuova e rifare l’asfalto nel tratto interno all’abitato di Randazzo. Redatto lo studio, l’attuale sindaco Ernesto Del Campo ha chiesto al Ministero di inviare i restanti 525 mila euro del finanziamento originale all’Anas, per la redazione del progetto preliminare, indispensabile per partecipare ai bandi di finanziamento.
Fonte “La Sicilia” del 26-04-2012