Solo alla fine di settembre, o comunque nei primi 15 giorni di ottobre, la commissione comunicherà chi si è aggiudicato la gara per effettuare lo studio di fattibilità relativo all’ammodernamento della Ss. 120 nel tratto Randazzo-Fiumefreddo, «in alternativa al tracciato esistente». Almeno questa è la data ritenuta possibile dal dirigente dell’ufficio tecnico di Randazzo, Giuseppe Lo Castro, che ricorda come la commissione, insediatasi a maggio, abbia incontrato fino a oggi numerose difficoltà. A partecipare alla gara, infatti, sono stati in 14, fra associazioni di professionisti e studi tecnici professionali con sede in tutta Italia. Tutti intenzionati a effettuare uno studio per stabilire se l’orografia del territorio, i regolamenti dei vari enti locali e soprattutto del Parco dell’Etna consentono di poter realizzare un nuovo tracciato della Ss. 120 che colleghi Randazzo e i paesi del versante nord dell’Etna con lo svincolo autostradale di Fiumefreddo. Almeno questa era la volontà dell’ex sindaco di Randazzo, Salvatore Agati, che riteneva indispensabile per lo sviluppo del territorio la realizzazione di una nuova e possibilmente veloce strada statale che non attraversasse i centri abitati, collegati con la nuova arteria con delle bretelle. Il nuovo sindaco, Ernesto Del Campo, però, sul futuro della Ss. 120 non è dello stesso avviso: «Credo – spiega – che i tempi per reperire le risorse, effettuare la progettazione e realizzare un nuovo tracciato siano troppo lunghi. I costi, inoltre, cozzano con i tagli che si vanno definendo da parte del ministero e della Regione nel campo dei trasporti. In Sicilia – continua – sono tantissime le strade che sono in condizioni pietose. Andranno, quindi, individuate delle priorità e non so se un tratto della Ss. 120 possa, per Regione siciliana e Provincia di Catania, rappresentare una priorità». Per il sindaco Del Campo, poi, esiste anche un problema di natura strategica: «Gli ultimi 10 anni di sviluppo del territorio – aggiunge – hanno visto nascere nei dintorni dell’attuale tracciato della Ss. 120 una molteplicità di attività economiche che da una nuova viabilità potrebbero rimanere isolate. Anche queste valutazioni – conclude – dovranno essere certamente fatte prima di passare alla fase di progettazione». Il sindaco fa capire che la soluzione migliore sarebbe quella di rendere più veloce l’attuale tracciato, stretto e pieno di curve da consentire poche volte un sorpasso sicuro, soprattutto da parte dei mezzi pesanti. Oltre a ciò, nel tratto Piedimonte-Linguaglossa vi sono ben 3 passaggi a livello della Fce.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 25-07-2008