E’ saltato l’incontro previsto per oggi a Roma fra il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Umberto De Caro, l’onorevole Luisa Albanella, il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, il segretario provinciale della Flai Cgil Alfio Mannino e i vertici dell’Anas. Si doveva affrontare il problema dell’ammodernamento del tratto Randazzo – Fiumefreddo della strada statale 120, ma come ci ha riferito Mannino “il sottosegretario è stato costretto a recarsi a Bruxelles. Sarà mia cura – riferisce sempre Mannino – comunicare la prossima data dell’incontro”. Intanto sul fronte politico si muove qualcosa anche a Palermo. L’onorevole Concetta Raia, apprendendo dai giornali che l’Anas non ha risposto alla lettera del sindaco di Randazzo, Michele Mangione, che denunciava come del progetto si fossero perse tracce e notizie, nonostante il Comune avesse versato alla società che gestisce le strade italiane ben 525 mila euro, ha presentato un’interrogazione all’assessore per le Infrastrutture e la Mobilità. “Il 25 giugno 2010 – si legge nell’interrogazione – è stata sottoscritta la convenzione fra la Direzione regionale dell’Anas e il Comune di Randazzo per la redazione del progetto preliminare e lo studio di prefattibilità ambientale relativi all’ammodernamento della Strada statale 120, nel tratto Fiumefreddo – Randazzo, il Comune di Randazzo nel 2013 ha provveduto a trasferire all’Anas la somma di 525 mila euro e la strada in questione necessita di interventi di adeguamento sia per velocizzare il tracciato sia per renderlo più sicuro. Tuttavia non vi è traccia del progetto, né l’Anas fornisce notizie o spiegazioni al Comune di Randazzo circa le sorti dell’infrastruttura”. Infine l’onorevole Raia conclude: “Si chiede di sapere se il progetto preliminare per l’ammodernamento della SS 120 nel tratto Fiumefreddo – Randazzo è stato elaborato e le ragioni per le quali la Direzione regionale dell’Anas non fornisce alcuna notizia in merito al Comune di Randazzo”. L’onorevole Raia nell’interrogazione ha ricordato che in questo tratto di strada lungo appena “30 km sono presenti 151 curve o cambi di direzione, 5 passaggi a livello e 6 centri urbani”. Noi aggiungiamo che questa strada rappresenta un vero e proprio simbolo dell’arretratezza strutturale della nostra Isola. Chi conosce bene la strada la percorre in 40 minuti, e non c’è verso, con una guida prudente, di abbassare i tempi o di sorpassare un mezzo pesante. Insomma, ancora non c’è futuro per la Strada Statale 120, tutto a danno degli automobilisti che, giornalmente, percorrono, a fatica, l’arteria per raggiungere zone tra le più belle della Sicilia. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-05-2016