Inizia la stagione micologica anche nel versante nord dell’Etna. La pioggia di lunedì scorso sommata alle temperature ancora miti nei prossimi giorni provocheranno un’esplosione di funghi ovunque. L’Etna, e i Nebrodi sono già presi d’assalto dai cercatori di funghi, provenienti da buona parte della provincia. Per questo la Guardia Forestale sta predisponendo servizi mirati, sia per garantire il rispetto della legge regionale che regola la raccolta dei funghi, sia le proprietà private. Capita spesso, infatti, che cercatori di funghi senza scrupoli si avventurino all’interno delle proprietà private. Per farlo qualche volta tagliando anche le recinzioni e provocando danni: «Se dovessimo beccarne qualcuno non avremo remora a denunciarlo – afferma il commissario Luca Ferlito, comandante del Nucleo operativo per la sicurezza agroalimentare in Sicilia – Già nel versante sud abbiamo effettuato circa 20 verbali e diversi sequestri di funghi. Ci siamo accorti che spesso chi cerca funghi non ha il tesserino e molti non hanno pagato la tassa». Infatti possono raccogliere funghi solo coloro che hanno il tesserino. Oltre a ciò non si possono raccogliere funghi nelle ore notturne, né superare i quantitativi consentiti. Quelli raccolti devono essere riposti e trasportati in contenitori areati e non bisogna usare rastrelli o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno.
Non bisogna distruggere nessun tipo di fungo, seppur non commestibile e quelli raccolti vanno puliti nel luogo di raccolta. Chi trasgredisce, oltre alla confisca dei funghi, rischia una sanzione. Verrà denunciato penalmente, invece, chi viene beccato all’interno dei terreni privati senza autorizzazione. Non solo le reti metalliche, ma anche i muri in pietra, infatti, non possono essere scavalcati. A tutela del rispetto della norma i distaccamenti forestali di Randazzo, Bronte e Maniace stanno unendo le forze, realizzando una task force in grado di vigilare nei territori maggiormente battuti. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 28-09-2022