LETTERA INVIATA DA DON SANTINO SPARTA’ A LO DICO A LA SICILIA E PUBBLICATA IL 16-09-2017
Ringrazio dal più profondo del cuore per avere pubblicato, mercoledì 6 settembre, la mia lettera aèerta indirizzata al degnissimo signor sindaco e all’Amministrazione Municipale di Randazzo. Ma c’è da prendere con le pinze quello che afferma il primo cittadino. Non è stato il sindaco a mettermi “al corrente di tutto”, ma il mio dinamismo, che sollecitava, sempre garbatamente l’efficienza della biblioteca. Se per la “riapertura è un cruccio” perché si è trastullato per anni, navigando su continue promesse mai mantenute? Perchè non ha dato esecuzione alla delibera del 2010, con cui la precedente Giunta con il consenso unanime degli assessori, accettò la mia disponibilità a donare il mio consistente patrimonio letterario – artistico? E’ vero che “l’ex monastero di S. Giovanna Antida deve acquisire i requisiti per ospitare un fondo librario di 30.000 libri”, ma l’affabile Sindaco con la cortese Amministrazione, era a conoscenza da anni di tale problema, perché è stato inoperoso invece di darsi da fare? Non è stato il sindaco ad affiancarmi “un tecnico di fiducia” ma è stata la mia intraprendenza a volere un relativo professionista per risolvere il problema. La sua attuazione poteva essere concretizzata con tutto il tempo, già disponibile. Se ne sarebbero avvantaggiati la pace e il bene culturale dei cittadini. Oggi la mia biblioteca è pronta per essere trasportata in un altro Comune. DON SANTINO SPARTA’ Fonte “La Sicilia” del 16-09-2017