“Era meglio chiuderle ieri le scuole”. E’ il commento generale che ieri mattina circolava a Randazzo dopo i diversi e pericolosi scivoloni di genitori, bambini e professori davanti gli istituti scolastici. Tanti quelli che la gente ha raccontato, fortunatamente solo 6 quelli accertati. Un professore è stato soccorso dall’ambulanza del 118 nei pressi dell’Istituto superiore “Enrico Medi”, tre bambini sono caduti vicino al plesso Crocitta del Circolo didattico Don Milani dove sono scivolate anche due mamme che erano andate ad accompagnare i figli a scuola. Una di queste, cadendo si è ferita ad un dito, ma tutto sommato tutti hanno riportato solo leggere contusioni. In mattinata è corsa voce anche della caduta di un altro bambini che si sarebbe procurato una ferita al mento, ma la notizia non è stata confermata, nè abbiamo avuto notizie del suo arrivo al Pronto soccorso di Randazzo. Tutto questo perché ieri notte le temperature sono scese ben al di sotto dello zero e quindi le strade della cittadina, quasi tutte ancora piene di neve, si sono trasformate in una scivolosa lastra di ghiaccio. Una situazione ben più pericolosa di quando le scuole sono state chiuse per l’emergenza neve, che ha causato grande difficoltà alla circolazione, senza però provocare feriti. “Noi in verità – ci dice il sindaco Michele Mangione – avevamo sparso del sale nelle strade principali e davanti gli Istituti scolastici, ma è stato inutile. Abbiamo immaginato che davanti le scuole si sarebbero verificati dei problemi. Per questo, ad ogni ingresso di plesso abbiamo lasciato un sacco di sale, chiedendo la collaborazione del personale scolastico. Purtroppo genitori e bambini sono caduti lo stesso”. Certo, già alle 10 del mattino il ghiaccio si è sciolto, ma tutti ieri guardavano all’indomani con timore, immaginando il ghiaccio che si sarebbe riformato con la gelata: “Ho chiesto – continua il sindaco – al sindaco di Maletto, Salvatore Barbagiovanni di prestarci lo spazzaneve spargisale. Con questo mezzo continueremo a gettare sale nei punti più sensibili”. E se la viabilità è tornata normale sulle strade statali, nelle prime ore del mattino è rimasta difficile in quelle provinciali. Ieri alle 8, infatti, la Provinciale “Randazzo – Sciarone” e la “Quota 1000” erano due lastre di ghiaccio. Sembrava proprio che non ci fosse passato mai uno spargisale, né uno spazzaneve. Si camminava solo nei solchi lasciati dal passaggio della altre auto nei giorni precedenti. Abbiamo chiamato telefonicamente la Città metropolitana di Catania (ex Provincia) per sapere se fossero intervenuti o meno. Ma nonostante la disponibilità dell’Ufficio stampa, per il momento non è stato possibile avere notizie dettagliate sul servizio di emergenza messo a disposizione dalla Città metropolitana nel versante nord dell’Etna. Ne riparleremo nei prossimi giorni.
I RETROSCENA – IL SALE NON E’ BASTATO – Ghiaccio, tanto ghiaccio ieri mattina per le strade urbane di Randazzo. Eppure nei giorni scorsi la Protezione civile ha sparso del sale per le strade e sono stati creati dei varchi nelle piazze ed in alcune vie. Forse era necessario individuare delle priorità dando precedenza agli ingressi delle scuole, ovvero via Vittorio Veneto, via Basile e via Umberto, l’ingresso al palazzo municipale ed infine al Pronto soccorso dell’ospedale. In questi siti, le forze comunali non dovevano solo gettare sale, ma togliere totalmente la neve.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 22 – 01-2016