Randazzo è uno dei 5 Comuni della Sicilia ad essere riconosciuto dal Ministero “Agenzia per il lavoro” e ieri mattina il sindaco, Francesco Sgroi, ha firmato i protocolli d’intesa per l’avviamento al lavoro per 5 disoccupati di lungo corso in altrettante aziende locali. «Concludiamo – ci spiega il sindaco – un progetto, intrapreso subito dopo il mio insediamento, mirato a far diventare il Comune un soggetto attivo nelle politiche del lavoro. Abbiamo partecipato a un bando della Regione siciliana, ma per essere ammessi era necessario ottenere l’autorizzazione da parte del ministero competente. Abbiamo subito deciso di partecipare perché Randazzo è attanagliato da una atavica crisi occupazionale. E così, grazie al lavoro dell’esperto gratuito del Comune, la dottoressa Cettina Pagano, abbiamo seguito tutto l’iter, raggiungendo oggi un risultato che per i disoccupati e le loro famiglie ha dello straordinario».
In pratica il bando della Regione mira a favorire l’ingresso del mondo del lavoro i disoccupati. Attraverso la mediazione del Comune, infatti, i disoccupati potranno effettuare un tirocinio lavorativo di 6 mesi all’interno delle Aziende “ospitanti”, retribuito anche con un contributo della Regione. In questi 6 mesi i lavoratori potranno acquisire le professionalità necessarie per convincere l’impresa ad assumerli alla fine del tirocinio. L’impresa, infatti, se dovesse assumere il lavoratore potrà contare su ulteriori agevolazioni regionali. «Questo è il nostro obiettivo –sotto – linea il sindaco – Io ringrazio la dottoressa Pagano per l’impegno profuso, premiato dal grande risultato ottenuto, come ringrazio le aziende per aver creduto in questo nostro progetto. Oggi sottoscriviamo le prime 5 convenzioni, ma non saranno le uniche. Nei prossimi giorni altri disoccupati saranno introdotti all’interno di aziende».
E la dottoressa Pagano conferma quanto sia proficuo il progetto. «A Randazzo –aggiunge – serviva uno stimolo alle aziende che sono preoccupate dall’elevato costo del lavoro, come serviva un incoraggiamento ai disoccupati che non sono soltanto giovani. Si può essere introdotti nel mondo del lavoro, infatti, fino a 66 anni». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 14-09-2019