Morire in maniera assurda, a migliaia di chilometri dalla propria casa, lasciata per trovare un lavoro, o la speranza di un futuro migliore, ma finita tragicamente, forse per una disattenzione, in un casolare di campagna. E’ la triste vicenda capitata a Vasile Scrab, un 51 enne rumeno, che, come tanti connazionali, da tempo era giunto in Sicilia, per lavorare e cercare di migliorare la sua vita. Invece, in una fredda notte d’inverno, e in un casolare di campagna, ha visto terminare la sua esistenza in malo modo. L’uomo, è stato trovato privo di vita in un casolare di Feudo Spanò, un territorio lontano dal Comune medievale di Randazzo, che ne è proprietario, collocato tra i territori di Adrano, Bronte e Troina, confinante con la Ss 575 Adrano – Troina. L’ambulanza del 118 giunta sul posto intorno alle 9 del mattino, e chiamata da un pastore, lo ha trovato già stecchito, addirittura pare che la morte risalisse a 5-6 ore prima. I carabinieri di Adrano, giunti sul posto, hanno comunque richiesto l’intervento del medico legale, per appurare la causa di una morte al momento resta sospetta. Probabilmente, hanno visto bene, perché dalla visita è emersa che la causa è dovuta ad esalazioni di monossido di carbonio. L’uomo, per scaldarsi aveva una bacinella che utilizzava come braciere, e le esalazioni prodotte dalla carbonella usata per scaldarsi, molto probabilmente sono risultati fatali. Il corpo, trovato nel casolare, non presentava segni di violenza, inoltre, porte e finestre della casa erano chiuse e non presentavano segni di effrazione. In un primo tempo si era ipotizzata una morte dovuta a cause naturali, ma all’esame del medico legale si è approfondita la dinamica, con la scoperta di quella che sarebba la causa del decesso. Su disposizione del magistrato di turno, la salma è stata restituita ai familiari, in particolare ad una sorella che vive anche lei in Sicilia. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 11-02-2017