Il servizio di Urologia e Andrologia, inaugurato nell’ex ospedale di Randazzo qualche giorno prima del lockdown, si arricchisce di nuova strumentazione utile per la diagnostica. L’Asp 3 di Catania ha messo a disposizione del dott. Luca Giovanni Salerno, che ricordiamo è in servizio a Randazzo ogni lunedì dalle 8 alle 14, nuove apparecchiature che gli permetteranno non solo di effettuare la tradizionale visita urologica, ma anche di individuare altre patologie dell’apparato urologico. L’ambulatorio, infatti, è stato dotato di un ecocolordoppler dei vasi spermatici, che consente di valutare la vascolarizzazione arteriosa e venosa di parte dell’apparato genitale. Un esame che si esegue per diagnosticare una patologia cui a volte soffrono i giovani e che, se non si interviene chirurgicamente, può anche provocare l’infertilità. Inoltre adesso l’ambulatorio è in grado di effettuare un’ecografia dell’apparato urinario completo con delle sonde capaci effettuare l’ecografia tradizionale e quella trans rettale. Infine è arrivato l’uroflussometro, utile per individuare patologie ostruttive dell’apparato urinario e per verificarne l’efficacia delle cure.
In ambulatorio ha fatto visita il sindaco Francesco Sgroi, accompagnato dal dott. Antonio Salanitri dirigente medico del Poliambulatorio di Randazzo. «Adesso – ha affermato il sindaco – possiamo dire che il nostro ambulatorio di urologia ed andrologia è in grado di dare una risposta adeguata agli utenti. Per la nostra città, ma ritengo anche per l’intero territorio, è sicuramente motivo di vanto. Per questo ringrazio il direttore dell’Asp 3 di Catania dott. Maurizio Lanza. Voglio ricordare, infatti, che l’intero versante nord dell’Etna 4 anni fa è stato privato del reparto di Urologia che si trovava nell’ospedale di Bronte e che per tutto questo tempo chiunque avesse bisogno di una semplice visita urologica o di un banale piano terapeutico è stato costretto a recarsi a Catania oppure a Caltagirone». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 04-06-2020