Sospiro di sollievo ieri mattina per circa 400 famiglie di Randazzo e 150 di Maniace. Sono le famiglie dei lavoratori forestali, impiegati sia a tempo indeterminato che determinato, che da maggio scorso non ricevevano lo stipendio e che lunedì sera, nella sede zonale della Uila di Randazzo, insieme ai colleghi di Maniace, hanno dichiarato lo stato di agitazione, affermando di essere pronti ad intraprendere ogni possibile azione. Poi ieri mattina le notizie rassicuranti che attestavano che i mandati di pagamento erano stati inviati alle banche. «I lavoratori non hanno ancora ricevuto materialmente gli stipendi – afferma Cristina Gullotto, responsabile della Uila di Randazzo –ma canali ufficiali ci hanno confermato che i mandati sono stati inviati». Cosi appena la notizia è circolata lo stato di agitazione è stato sospeso e i lavoratori forestali di Randazzo e Maniace, solo momentaneamente, hanno abbassato l’ascia di guerra. «Esatto –continua Cristina Gullotto – I lavoratori forestali hanno il diritto di ricevere lo stipendio nei tempi previsti. È in gioco la quotidiana serenità delle loro famiglie. Per questo rimarremo vigili anche per evitare che il fenomeno dei ritardi nei pagamenti si ripeta a settembre. Non possiamo accettare infatti quanto accaduto. Non a caso i lavoratori forestali di Randazzo e di Maniace si sono riuniti nella sede Uila di Randazzo assieme a me e al responsabile della sede di Maniace Pina Cavallaro per dichiarare lo stato di agitazione ed organizzare manifestazioni di protesta».
Singolare il motivo del ritardo nei pagamenti. Da fonti sindacali abbiamo appreso che centinaia di operai catanesi dell’Azienda forestale sono ancora in attesa di arretrati perché gli ex articolisti dell’ente, che svolgono funzioni amministrative, non possono procedere nelle operazioni contabili in quanto anch’essi coinvolti in una difficile vertenza. Sembra, infatti, che gli ex articolisti sarebbero da anni impegnati in funzioni superiori che le istituzioni non riconoscerebbero. «Una situazione insostenibile – ribadisce la Gullotto – che eravamo pronti a denunciare direttamente all’assessore all’agricoltura, Luca Sammartino. Non possiamo accettare neanche la confusione che spesso regna. Pensate che nel nostro distretto, che riunisce i Comuni di Randazzo, Bronte, Maletto e Maniace, ci sono lavoratori che non hanno percepito lo stipendio di maggio, ma hanno ricevuto giugno. È opportuno –conclude – che l’attività burocratica dell’Azienda si normalizzi». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 02-07-2023