Oggi regnava la calma, in contrada Flascio dove ieri una 42 enne ha tragicamente perso la vita al rientro da una escursione in fuoristrada. Il sole del mattino, ha illuminato bene la vallata in cui il pesante fuoristrada Nissan Patrol ha terminato la sua corsa, dopo una prima caduta, e diversi ribaltamenti fino a fondo valle. Grazie a Sebastiano e al suo 4X4, siamo andati sul luogo dell’incidente, distante oltre otto km dalla statale, tra passaggi impervi e impraticabili da una normale vettura o dalle ambulanze. Percorrendo la strada, si saltano profonde buche e si devono superare anche ostacoli piuttosto difficili, gli stessi che hanno dovuto affrontare i fuoristrada dei vigili del fuoco e della forestale, con a bordo feriti, anche gravi, e con la necessità di dover fare il prima possibile per evitare che il bilancio già pesante, si aggravasse ulteriormente. Il punto peggiore è proprio dove la jeep è finita fuori strada, subito un balzo di oltre due metri, con massi enormi, e poi una ripida discesa di oltre cento metri in cui il mezzo è finito mentre si ribaltava velocemente. I due lunotti, anteriore e posteriore, sono proprio sotto la strada, segno che già alla prima caduta si sono staccati, poi una scia di rottami, fino al piano dove il mezzo ha concluso la sua carambola mortale con le ruote all’aria. Il terreno è ripido e scivoloso, e porta ancora i segni lasciati dal viavai di persone, che fino all’ultimo hanno cercato di salvare i malcapitati. Ma il destino è stato avverso, sarebbe bastato uscire di strada dieci metri prima, e nulla sarebbe successo, perché il terreno era piano, e il mezzo si sarebbe fermato subito. Una salita sfiancante, in cui anche 7-8 persone hanno faticato a salire le barelle fino alla strada. Ma lo hanno fatto , con coraggio, e con la speranza di portare a termine il loro compito, e ci sono riusciti in parte. Antonella Currenti è deceduta, e ieri, la salma è stata restituita ai familiari per i funerali visto che il magistrato non ha disposto l’autopsia. Il marito ha la frattura scomposta del femore sinistro e fratture costali, 30 giorni la prognosi. In osservazione la ragazza di 21 anni. Tutti e due sono ricoverati al Cannizzaro. La terza persona ferita, una 42 enne, è invece ricoverata al Garibaldi, e per fortuna non è in pericolo di vita. LUIGI SAITTA
“ECCO COME FARE LE SCURSIONI 4X4 SENZA ALCUN RISCHIO”
La morte di Antonella Currenti e la passione per la 4X4 hanno riportato in primo piano la questione sicurezza. E sul tema abbiamo interpellato Salvatore Longo, esperto di fuoristrada ed Istruttore della FIF (Federazione Italiana Fuoristrada che ha in Sicilia circa 40 clubs affiliati che ogni anno organizza diversi raduni e corsi di guida sicura). “Nel nostro sport – dice Longo – da anni non si sentivano episodi del genere, e comunque, rispetto a quello che avviene normalmente sulle strade, gli incidenti con i fuoristrada sono pochissimi o quasi nulli. La prima regola che bisogna seguire quando ci si avvicina a questo sport, è quella di avere un mezzo idoneo, e con le carte in regola, e dotati di una attrezzatura di base, che permetta di venir fuori da ogni situazione. La prima cosa da fare è indossare le cinture, poi, bisogna avere delle gomme adatte al tipo di percorso che si vuole fare, sia esso semplice sterrato, fango o neve, le gomme, per un mezzo, sono come le scarpe per le persone, troppo strette o troppo larghe causano danni. Poi non bisogna mai uscire da soli – prosegue – un guasto, un ostacolo o una rottura, possono farti restare in zone impervie o situazioni difficili. Altro accorgimento importante, è quello di avere sul mezzo, verricello o addirittura un argano, che in casi di impantanamento possono essere decisivi. Poi è utile avere sul mezzo degli apparati radio, che in zone impervie non servite dalla rete telefonica, ti permettono di restare in comunicazione e mai isolati. Ma la cosa più importante, è sempre la prudenza ed il buon senso, oltre ad una buona dose di esperienza, il fondo viscido, ad esempio, con le basse temperature spesso ghiaccia, e rappresenta un pericolo per la tenuta di strada. Con la neve – infine – mai rischiare, e se proprio si vuol fare un giro con sicurezza, è bene avere dietro le catene da usare in caso di necessità. LUIGI SAITTA
LE REGOLE
LE GOMME. Oltre che indossare le cinture è fondamentale avere delle gomme adatte al tipo di percorso che si vuole fare, sia esso semplice sterrato, fango o neve. MAI DA SOLI . Non bisogna mai uscire da soli un guasto, un ostacolo o una rottura, possono farti restare in zone impervie o situazioni difficili. VERRICELLO Meglio avere un verricello o un argano, che in caso di impantanamento possono essere decisivi. LA RADIO. E’ utile avere sul mezzo degli apparati radio, che in zone impervie non servite dalla rete telefonica, permettono di restare in comunicazione e mai isolati. LE CATENE. Con la neve mai rischiare, e se proprio si vuol fare un giro in sicurezza, è bene avere dietro le catene da usare in caso di necessità. Fonte “La Sicilia” del 10-12-2016