Dopo la protesta degli ambulanti è certamente il mercato della domenica l’argomento più diffuso a Randazzo. Sui social le opinioni si dividono, con il sindaco Francesco Sgroi che si è preso un giorno in più per annunciare la sua decisione, confermando una conferenza stampa domani alle 17. Gli ambulanti, infatti, continuano a ritenere il nuovo sito di Crocitta non idoneo e vogliono tornare a piazza Loreto, ma certo i problemi sono tanti. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Fichera, segretario provinciale della Fiva Confcommercio, ovvero il sindacato più attivo nella protesta. Non crede che i commercianti vogliamo un po’ comandare in casa d’altri? Spostare il mercato era nel programma elettorale del sindaco. «Vogliamo solamente difendere il diritto dei lavoratori che intendono portare il pane a casa. Qualsiasi scelta fatta va rispettata certo, ma non può danneggiare i lavoratori che hanno il sacrosanto diritto a guadagnare». Il sindaco ha anche detto che lo spostamento era sperimentale e che solo dopo 3 mesi avrebbe rifatto delle valutazioni. I 3 mesi sono passati senza sperimentazione a causa del Covid. Non sarebbe stato più giusto aspettare altri 2/3 mesi prima di protestare? «Abbiamo notato subito che il sito di Crocitta non era idoneo. Nonostante ciò abbiamo accettato inizialmente la sperimentazione. Poi, però, è scoppiata l’emergenza Covid che ha determinato il crollo dell’economia. Rimanere lì vuol dire continuare a non guadagnare. Non possiamo permetterlo». Voi volete tornare a piazza Loreto a tutti i costi, ma non credete che in quel sito vi siano realmente problemi di sicurezza e protezione civile? «Abusivismo e problemi di protezione civile possono essere risolti con la collaborazione. E noi siamo disposti a collaborare. Siamo disposti a presentare un progetto che ridisegni i posteggi, garantendo lo spazio utile per far passare l’ambulanza fra le bancarelle e siamo sicuri di convincere gli ambulanti a rispettare il limiti imposti. In altri Comuni ci siamo riusciti».
In verità dei problemi di questo mercato in piazza Loreto si parla da anni. Nella decisione di spostarlo, i commercianti del mercato, hanno delle responsabilità? Per esempio affitti illegittimi di posteggi, mancato pagamento della tassa annuale, comportamenti irresponsabili ecc. «È vero, la disobbedienza è esistita, ma non possiamo però buttare l’acqua sporca con tutto il bambino. Il Covid ha insegnato tanto anche a noi. Vi assicuro che, in futuro, saremo pronti anche a vigilare sulle attività illecite del mercato, evitando noi stessi l’ingresso di abusivi. Siamo disposti a fare bene la raccolta differenziata e lasciare pulita l’area del mercato. Proponiamo di sottoscrivere un protocollo con il sindaco, autorizzandolo, nel caso in cui delle illegalità dovessero ripresentarsi, a chiudere il mercato». Se piazza Loreto non dovesse essere gradita al sindaco e Crocitta a voi, immagina qualche altra soluzione? «Noi chiediamo di tornare subito in piazza Loreto. Poi siamo disposti al dialogo. Certo il sito storico va in deroga a tante norme, un sito nuovo no. Purtuttavia siamo disponibili a dialogare con il sindaco». In Europa ci sono mercati caratteristici. Noi ancora siamo legati all’idea dell’ombrellone o del camion. Si potrebbe immaginare il mercato a Randazzo in maniera diversa. Anche con lo scopo di tornare in centro. I commercianti sarebbero disposti a investire pur di realizzarlo? «Certo. A Barcellona, ne La Rambla, si organizza un mercato con bancarelle caratteristiche che si montano e si smontano in giornata. A Randazzo il mercato si potrebbe allestire non solo in piazza Loreto ma anche in corso Umberto e nelle altre piazze del centro. Sarebbe una grande attrazione». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-07-2020