Per i residenti l’apertura del nuovo ambulatorio di Chirurgia è stata salutata come il ritorno della sanità che conta, dopo anni di servizi al minimo sindacale. Non a caso ad inaugurare i primi interventi ed augurare il buon lavoro al chirurgo in servizio, la dottoressa Carla Idonea, è stato l’intero vertice dell’Asp 3 di Catania. Ospiti del dott. Antonio Salanitri, direttore del distretto sanitario di Bronte, infatti, a Randazzo sono giunti il direttore generale dell’Asp 3 di Catania Maurizio Lanza e quello sanitario Antonino Rapisarda. Presenti anche il direttore dell’Hub vaccinale di Bronte, Nuccio Mollica in veste anche di assessore, il consigliere comunale di Randazzo, Enrichetta Giardina, il presidente della Commissione sanità del Consiglio comunale di Bronte, Ernesto Di Francesco, il comandante della Polizia municipale, Gaetano Cullurà e numerosi medici ed infermieri. «Questo è il risultato di una strategia che l’Asp ha posto in essere per decentrare l’azione sanitaria nel territorio – ha affermato il dott. Lanza – la chirurgia è un servizio fino ad oggi ad esclusivo appannaggio degli ospedali. Questo ambulatorio dimostra che è possibile garantire servizi di qualità anche dove l’ospedale non c’è».
«Abbiamo l’obbligo di avvicinare la sanità al territorio – ha continuato il dott. Rapisarda – per garantire la stessa assistenza anche nelle periferie ed evitare le migrazioni verso altri ospedali dell’Azienda». E come si accede al nuovo servizio lo ha spiegato il dott. Antonio Salanitri: «In questo ambulatorio potranno essere effettuati tutti gli interventi chirurgici che è possibile realizzare in anestesia locale. Si accede con una regolare impegnativa del medico di medicina generale e prenotazione al Cup. Ritengo doveroso ringraziare i direttori Lanza e Rapisarda non solo per aver creduto in questo servizio, ma per aver dotato questo Poliambulatorio di attrezzature per oltre mezzo milione di euro». Soddisfazione anche dall’Amministrazione comunale: «Grazie al vertice dell’Asp –ha affermato il dott. Mollica nelle vesti di assessore – per aver creduto nel progetto che il sindaco uscente Francesco Sgroi ha sostenuto e che oggi trova realizzazione”. L. S. Fonte “La Sicilia” del 11-03-2022