“Torna il rischio di un blocco degli impianti della Oikos e della Sicula Trasporti”. Ad annunciarlo è il rappresentante del Collegio dei Liquidatori dell’Ato Joniambiente, Francesco Rubbino, che continua: “Solo alcuni dei 14 Comuni hanno versato somme nel mese corrente. Questo non ci consente di garantire un costante pagamento delle fatture ai fornitori. Il perdurare di questa drammatica situazione – basti pensare che, ad oggi, il debito da parte di questo Ato nei confronti della Oikos ammonta complessivamente a circa 500 mila euro, mentre il debito nei confronti della Sicula Trasporti ammonta a circa 1 milione e 600 mila euro – chiaramente, comporterà ripercussioni sul servizio. Faccio appello alla responsabilità degli amministratori a versare subito quanto di loro competenza”. La Oikos – continua Rubbino – ha diffidato al pagamento entro e non oltre giorno 1 luglio, avvertendo che, in mancanza, potrebbe non essere garantita la regolarità del servizio di accettazione rifiuti. L’eventuale blocco coinvolgerebbe i Comuni di Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Maniace, Randazzo e Riposto. La Sicula Trasporti, qualora non si versasse una somma proporzionale al debito complessivo, ha annunciato per oggi una sospensione del servizio che interesserebbe i territori di Giarre, Mascali, Linguaglossa, Milo, Piedimonte Etneo. Ovviamente, speriamo di scongiurare ogni rischio di blocco e contiamo di essere messi nelle condizioni di garantire un servizio regolare”. Il Collegio dei Liquidatori dell’Ato Joniambiente e i dirigenti tecnici e amministrativo – contabili dell’Ato Ct1 hanno poi incontrato i vertici della ditta Aimeri Ambiente in vista dell’ormai prossima risoluzione del contratto d’appalto: “Abbiamo concordato – ha detto Rubbino – di far cessare il servizio il 13 luglio. Dunque, a partire da lunedì 15 luglio prossimo si andrà avanti sulla scorta delle modalità di gestione del servizio individuate da ogni singolo Comune dell’Ato Ct1, fino al 30 settembre. Durante l’incontro è stato definito un calendario per la consegna dei Ccr, il trasferimento di mezzi, attrezzature e del personale salvaguardando, ovviamente, ogni diritto acquisito da parte dei lavoratori”.
Fonte “La Sicilia” del 27-06-2013