E’ durata 6 ore la riunione in prefettura tra il viceprefetto Massimo Signorelli, il collegio dei liquidatori dell’Ato Joniambiente, i sindaci dei Comuni dell’Ato (assente il sindaco di Riposto Carmelo Spitaleri), i rappresentanti dell’ Aimeri Ambiente e i sindacati. Come riferiscono dall’Ato, il rappresentante del collegio dei liquidatori, Francesco Rubbino, ha spiegato i motivi della protesta dei lavoratori; dopodiché hanno preso la parola tutti i sindaci, dichiarando le somme che erano in grado di versare per superare l’emergenza. Le loro dichiarazioni hanno ricalcato quanto già detto lunedì nella sede dell’Ato; in più il Comune di Randazzo ha dichiarato di potere versare 100mila euro e il Comune di Bronte, in regola con i pagamenti, avrebbe anticipato 200mila euro in più, ma solo se i Comuni morosi avessero fatto la loro parte. L’azienda Aimeri, attraverso il dirigente Orazio Colimberti, aveva chiesto il versamento di 2 milioni e mezzo per pagare agli operai gli stipendi di ottobre e novembre e la tredicesima. Ma questa cifra, sommando gli importi che ogni Comune avrebbe potuto versare, non si raggiungeva. Il dott. Signorelli ha comunicato, quindi, ai sindacati il pagamento dello stipendio di ottobre, che lo stipendio di novembre sarebbe stato pagato, con una seconda tranche entro il 15 dicembre e che per la tredicesima, che va erogata entro il 20 dicembre, sarebbero state necessarie ulteriori verifiche da parte dei Comuni, dopodiché sarebbe stata erogata anche quella. Entro il 14 dicembre i Comuni comunicheranno all’Ato quanto potranno pagare. Ma i sindacati hanno replicato che i lavoratori non possono aspettare il 14 dicembre, visto che c’è chi non ha più neanche i soldi per mettere la benzina per andare a lavorare. Il presidente Rubbino ha quindi proposto di avviare già oggi il pagamento degli stipendi: Joniambiente ha già versato 400mila euro all’ Aimeri, oggi dovrebbe ricevere delle somme dai Comuni che girerà subito all’Aimeri. Alle ore 12 i lavoratori si recheranno nella sede dell’ Ato per verificare che i flussi finanziari siano partiti. A seguito di questi pagamenti è stato chiesto ai lavoratori di concludere le occupazioni e riprendere regolarmente il servizio. Scontenti i Comuni in regola, come Bronte, dove l’assessore Biagio Petralia dice: «Abbiamo potuto pagare tutto perché in passato non abbiamo pagato fornitori, abbiamo recuperato la Tarsu per i fabbricati rurali e aumentato l’Imu, privilegiando il pagamento dell’Ato. Anche se in regola subiamo gli stessi disservizi dei Comuni morosi». I lavoratori sino a tarda notte sono rimasti riuniti per decidere il da farsi. Alfio Leonardi, della Fp Cgil è grato al vice Prefetto per l’incontro, altri lavoratori sottolineano che, comunque, perché il servizio sia efficiente i mezzi devono essere funzionanti e poi c’è il problema di alcuni lavoratori con i contratti in scadenza.
Maria Gabriella Leonardi Fonte “La Sicilia” del 06-12-2012