Non è solo il ricordo di una mattinata nelle sale di rappresentanza del Palazzo – simbolo della Nazione, né l’incontro con il Presidente della Repubblica (con tanto di foto “ufficiale” per gli anni a venire), e forse neppure l’orgoglio di essere una delle tre scuole provenienti dalla Regione di Mattarella (unica della provincia di Catania tra le quindici d’Italia). A fare la differenza è il vivere quotidianamente un’idea di scuola che sa offrire eccellenza al presente e farsi, oltre ogni ipotetica marginalità geografica, luogo reale d’ingresso nel mondo. A riconoscimento del lavoro svolto dall’I.I.S.S. “Benedetto Radice” di Bronte, in materia di cittadinanza attiva e legalità, “avanguardia educativa”, innovazione digitale, il ricevimento da parte del Capo dello Stato di una delegazione dell’Istituto etneo il 16 marzo scorso al Quirinale, con una visita esclusiva ai giardini e agli ambienti storici della “Casa degli Italiani”. I 25 studenti, accompagnati dal dirigente scolastico Maria Pia Calanna e dal vicario Pina Lipari, hanno avuto l’opportunità di partecipare all’incontro e salutare un cordialissimo Sergio Mattarella. Nella magnifica cornice del Salone dei Corazzieri lo studente Luigi Petralia ha, quindi, avuto l’ooportunità di chiedere al Capo dello Stato quale sia la formula vincente di una scuola inclusiva, che sappia far guardare a chiunque con ottimismo il futuro. Con l’autorevolezza di un magister vitae il Presidente ha sottolineato l’immenso potenziale della scuola, attingendo a una metafora tratta dal gioco del rugby: i giocatori tirano la palla indietro per consentire a tutti di raggiungere la meta. Per lo stesso principio ciascun alunno deve attendere il suo turno ed essere d’aiuto a chi può trovarsi in stato di difficoltà. Coronare insieme l’obiettivo comune della crescita e della formazione è il più grande e autentico traguardo. La scuola etnea è stata poi invitata a partecipare il 23 maggio prossimo alla celebrazione organizzata dal MIUR a Palermo, in occasione dei 25 anni dalla morte del giudice Falcone, e ancora alla prestigiosa inaugurazione dell’anno scolastico a Roma nel mese di settembre. Ne è seguito un saluto caloroso nell’attigua sala degli arazzi. Di “lietissimo evento” e di “esperienza formativa” ha parlato, emozionata, la preside Maria Pia Calanna che ha anche precisato: “La nostra scuola è stata invitata in ragione di diversi lavori inviati al Presidente, non ultimo il calendario “Le 12 colonne del tempio istituzionale” pensato dagli alunni di Venera Sgroi e donato al Capo dello Stato in occasione dell’inizio del suo mandato”. Foto ricordo, dunque, per la memoria partecipata di una terra e a riempimento di una pagina d’album, tra le più significative, della scuola – laboratorio di quel Sud che tanto continuamente offre in termini d’esempio.