La toilette utilizzata da ubriachi e drogati. I medici”chiudiamo il presidio” La protesta dei medici del Pte di Santa Teresa si fa sempre più seria. Dopo le tante sollecitazioni d’ottenere una struttura idonea ed efficiente sotto il profilo igienico- sanitario, ormai si è arrivati, dopo un’estate particolarmente rovente dal punto di vista lavorativa, a un punto d’insofferenza. Quella che visivamente ha maggiormente pesato è la grave situazione in cui versano i servizi igienici. I medici fanno rilevare che l’unica toilette presente nella struttura è ridotta a una maleodorante latrina sporca poiché utilizzata anche da persone esterne. Questa utenza, extra alla struttura sanitaria, soventemente utilizza il bagno per i propri bisogni; sono i bagnanti e i turisti, ma anche barboni, ubriachi e tossicodipendenti. Come evidenzia la foto, i servizi igienici sono in una condizione pietosa; escrementi, urina e vomito che riempiono il pavimento sono i “souvenir” giornalieri che vengono lasciati a ricordo del loro passaggio che spesso si conclude con veri e propri atti di vandalismo, (la porta sfondata dai calci ne è una valida testimonianza). Una pericolosa bomba igienico-sanitaria che obbliga i medici del presidio ad improntarsi inservienti, pulendo senza sosta sia i servizi igienici che l’ambulatorio. “Quest’ultimo, fa rilevare il dottor Antonino Grillo sindacalista SNAMI, accoglie un’utenza alla pari di un Pronto Soccorso ospedaliero. Solo dal periodo che va dal 15 luglio fino alla data odierna, rende noto il professionista, ha effettuato 162 interventi ambulatoriali. La maggior parte di essi riguardano patologie da tossicosi, alcool ecc. Per sostenere tutta questa mole di lavoro – continua il dottor Grillo – la figura del solo medico è insufficiente. Nonostante le tante segnalazioni agli organi competenti; al sindaco del comune di Santa Teresa Alberto Morabito che nei mesi scorsi si era impegnato di trasferirci al più presto in locali idonei che all’ASL 5 di Messina che ci aveva garantito sia il supporto del personale infermieristico e ausiliario, fino ad ogni non abbiamo avuto nessun riscontro. Alla luce di ciò – conclude il sindacalista, noi medici, unitariamente abbiamo deciso di rivolgerci alle Autorità competenti per sospendere, (eventualmente chiudere) il Pte santateresino mantenendo solo il servizio di ambulanza nella volontà di garantire l’incolumità dei pazienti e dei professionisti che operano in queste precarie condizioni”. Preso contatto telefonico con il sindaco Alberto Morabito informa sulla sua personale disponibilità a trovare al più preso un’adeguata soluzione. Disatteso il primo impegno, adesso i medici auspicano che il secondo, assunto dal sindaco Morabito, vada a buon fine.