Per affrontare al meglio gli eventi eccezionali come la nevicata dei giorni scorsi, va presto redatto un Piano neve provinciale, che individui obbiettivi, priorità, soggetti tenuti ad intervenire ed azioni. Questo in sintesi l’esito dell’incontro organizzato ieri mattina in Prefettura a Catania, alla presenza delle forze dell’ordine e di Protezione civile e soprattutto dei Comuni, compreso quelli che in questi giorni hanno rivendicato l’assenza di aiuto. Presenti al vertice la polizia stradale, i carabinieri, i vigili del fuoco, il Dipartimento regionale della Protezione civile, la Città metropolitana di Catania, l’Anas, l’ispettorato forestale, il soccorso alpino della Guardia di Finanza, il Consorzio autostrade siciliane ed il Parco dell’Etna. Con loro una schiera nutrita di sindaci ed amministratori dei Comuni di Belpasso, Bronte, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Milo, Nicolosi, Pedara, Ragalna, Randazzo, Sant’Alfio e Zafferana Etnea. E sono stati principalmente alcuni sindaci a porre l’ac – cento su quanto, nell’affrontare l’emergenza neve, non ha funzionato. I primi cittadini hanno sottolineato come a fronte della responsabilità sull’esecuzione dei piani di Protezione civile, non abbiamo ricevuto mezzi e aiuti. «Io ho fatto quanto di meglio potevo – ha affermato il sindaco di Maletto, Salvatore Barbagiovanni – ma nonostante ciò per ore il mio paese è rimasto isolato. Ci sono stati momenti in cui la Ss 284 è stata dichiarata chiusa al transito e le strade provinciali, che sono le uniche via di uscita da Maletto, non erano spazzate». «Bisogna capire –ha aggiunto il sindaco di Randazzo, Michele Mangione – che non è necessario intervenire solo nelle zone sommitali al vulcano, dove esistono insediamenti di natura economica, ma va difesa e tutelata anche la sicurezza della vita quotidiana che si svolge nei Comuni». In pratica i sindaci hanno lamentato la mancanza di una regia provinciale, che qualche ente non ha precettato gli uomini il sabato e la domenica e che i propri bilanci non sono in grado di sopperire alle spese sostenute ed ai danni cui forse ancora non c’è contezza. Soprattutto quelli del versante nord hanno continuato a sottolineare la necessità di una maggiore presenza da parte della Protezione civile provinciale e regionale. «I sindaci – ha replicato il dirigente del Dipartimento regionale della Protezione civile, ing. Giovanni Spampinato – devono attuare i propri piani. In caso di difficoltà possono rivolgersi a noi. E molti dei sindaci che oggi protestano, non lo hanno fatto. I componenti del sistema Protezione civile sono molteplici e le richieste devono essere precise. La Protezione civile è stata presente ed interverrà a garanzia dei bilanci dei Comuni che hanno affrontato delle spese. Dobbiamo imparare a comunicare e ad essere sistema». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 12-01-2017
GREGGE SALVATO l. s.) Sono state ritrovate le pecore rimaste bloccate tra la neve dal 7 gennaio. Il gregge era in contrada Pezzo, una delle più alte di Maniace ed è rimasto tra la neve. Per diversi giorni, i proprietari e due squadre di vigili del fuoco, con l’ausilio dell’elicottero, hanno cercato le pecore. Fonte “La Sicilia” del 12-01-2017