È un palinsesto di manifestazioni estive certamente figlio della necessaria “spending review”, ma è comunque un programma che esprime tutta la voglia dell’antica cittadina etnea e della sua gente di far respirare ai turisti l’atmosfera medioevale che a Randazzo si può ancora percepire, grazie alle opere d’arte che sono testimonianza di una civiltà che la vide sede di re ed imperatori, caposaldo bellico, fortezza inespugnabile nella guerra del Vespro e importante emporio commerciale. «Proprio così – ci dice il nuovo sindaco Michele Mangione – Nonostante i tempi e le risorse a disposizione siano stati veramente ristretti, siamo riusciti ad assicurare alla comunità randazzese un programma di manifestazioni – che ha già avuto inizio con la tre giorni (dal 2 al 4 agosto) a cura della Proloco “Randazzo Arte” – che renderà vive le serate per tutto il mese, ma che soprattutto è riuscito a garantire la tradizionale festa della Vara. Randazzo ed i randazzesi, infatti, si riconoscono in questo evento religioso dai molteplici aspetti socio culturali. La Vara è l’emblema della nostra identità storica e rappresenta un unicum nel suo genere. Di macchine devozionali in Italia ve ne sono diverse. Quella di Randazzo, pur mantenendo la rappresentazione allegorica che culmina con l’Assunzione e l’Incoronazione della Madonna, oltre ad essere trascinata con le corde, mantiene la sua filologia originaria con la presenza di tutti i personaggi viventi. È per tutti questi motivi che la Vara merita appropriate politiche di rilancio che, con più tempo rispetto a quello avuto quest’anno, avremo modo di ragionare in maniera più compiuta l’anno prossimo». Se la Vara è il fulcro dell’estate randazzese (domani alle 11 il corteo dei personaggi della vara in centro storico e alle 16,30 dalla basilica di S. Maria la tradizionale processione della Vara), il corollario è sicuramente ricco e coinvolgente, con manifestazioni tradizionali come “Randarock” (questa sera dalle 22 in piazza Loreto) ed addirittura dell’attesa Festa Medievale che ogni anno apre le medievali porte d’ingresso della cittadina a tantissimi turisti.
«È vero – continua il primo cittadino – abbiamo mantenuto gli appuntamenti più collaudati degli anni scorsi. Randazzo Arte ha già dimostrato le sue potenzialità, ed abbiamo deciso di effettuare anche la Notte bianca (in centro storico sabato 24 agosto) e Festa medievale. Non vi nascondo che i lavori del programma estivo sono ancora in corso. Per il resto – continua – abbiamo coinvolto tutte le realtà locali che hanno risposto all’appello con entusiasmo. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che stanno contribuendo a rendere viva Randazzo in questo caldo mese, come voglio ringraziare chi ha lavorato e continuerà a farlo per mantenere in vita la tradizione della Vara, a cominciare dall’arciprete Vincenzo Calà ed i suoi collaboratori, continuando con le maestranze che stanno allestendo il carro, fino alla banda musicale Erasmo Marotta che come ogni anno non manca all’appuntamento. «Ringraziamenti – ribadisce – doverosi anche alla Regione siciliana che, pur nelle ristrettezze economiche, ci ha dato una mano, a tutti gli esercenti del Centro Commerciale Naturale di Randazzo, ed a tutte le realtà economico imprenditoriali della città che ci stanno aiutando». Nel programma poi non mancano la Mostra Mercato (visitabile fino a domani 15 agosto), suggestiva vetrina dell’artigianato e del commercio e una serie di eventi cui vale la pena assistere, concerti e anche escursioni naturalistiche. «Questo programma rappresenta solo un primo passo. – conclude Mangione – È intenzione di questa Amministrazione puntare sul turismo e sulla cultura mettendo insieme tutte le sinergie che possono arrivare non solo da questa cittadina, ma dall’intero versante dell’Etna e dei Nebrodi. Bisogna dare vita ad una politica di rilancio economico del territorio ed in questo molti colleghi sindaci convergono. Noi – conclude Mangione – siamo pronti a garantire il nostro contributo ed offrire la nostra storia, i nostri beni architettonici, i musei sempre meta di tantissimi visitatori, e i tanti pregevoli prodotti dell’artigianato e del comparto agroalimentare che sa esprimere questa terra».
LA VARA, IL FERCOLO ALTO 16 METRI CON I BAMBINI FIN QUASI LA CIMA
C’è una buona fetta della storia di Randazzo celata fra il luccichio degli specchi della “Vara”, l’altissimo fercolo che puntualmente ogni 15 agosto alle 16 percorre in entrambi i sensi di marcia la via principale del paese. Il turista che assiste al suo barcollante cammino rimane estasiato dalla spettacolarità del carro, con i bambini legati fin quasi in cima. Guardandolo capisce che rappresenta i tre misteri della vita della vergine Maria (la Dormizione, l’Assunzione e l’Incoronazione in cielo), e si renderà conto di trovarsi di fronte ad una tradizione fortissima che ha resistito ai secoli. Qualsiasi descrizione della bellezza della “Vara” non gli renderebbe giustizia. Solo vedendola ci si può rendere conto del meraviglioso lavoro svolto dai randazzesi ben 400 anni fa. Costituita da una poderosa armatura rivestita di stoffe vernici, specchietti dai mille colori, fiori e dorature sgargianti che brillano al sole di agosto, rappresenta l’orgoglio per tutta Randazzo, che attende il Ferragosto per celebrare la sua festa più calda e più bella. Assieme a questo sentimento si mescola poi il misticismo del significato religioso del carro trionfale. Emozionantissimo il momento della partenza: le lunghe corde si tendono, la miriade di bambini che tirano il carro iniziano il loro sforzo maggiore, ed il pesantissimo carro si muove con i bambini che da lassù incominciano a cantare lodi alla Madonna mentre l’ormai tradizionale corteo storico sfila al suono dei suoi tamburi. I turisti restano di stucco fra stupore e meraviglia e quasi d’istinto iniziano ad applaudire. È sicuramente il momento religioso più bello di tutto l’anno. Per i turisti un appuntamento da non perdere, per i residenti un’occasione da rivivere ogni anno, alla vista del meraviglioso carro luccicante di mille colori che fa viaggiare il pensiero verso il glorioso periodo storico medievale, quando la cittadina randazzese era fortificata da imponenti mura e sede estiva di re, regine ed imperatori. Per chi non l’avesse ancora vista la Vara è un fercolo alto circa 16 metri, che rappresentando il mistero dell’Assunzione della Madonna, trova la sua riproduzione simbolica più tradizionale, ma anche la più spettacolare, con i bambini legati fin quasi la vetta più alta del carro per impersonare i personaggi legati ai tre misteri della vita della vergine Maria: la Dormizione, l’Assunzione e l’Incoronazione in cielo. Come detto ogni descrizione non rende giustizia. Il 15 agosto alle 16 i nostri occhi descriveranno di più.
Fonte “La Sicilia” del 14-08-2013