“ Una scena terrificante, sono stati momenti infernali”. A parlare è uno degli automobilisti che si è trovato a passare dal tratto della SS. 284 Adrano-Paternò, nel quale si è consumato l’ennesimo incidente. Il bilancio è gravissimo: una ragazza di 25 anni, Giuseppina Castelli di Motta S. Anastasia, morta a causa della rottura di un arteria femorale e tre feriti, di cui uno, Salvatore Vasta, anche lui 25enne, militare dell’aviazione, originario di Trecastagni, in condizioni disperate e sottoposto ad amputazione di una gamba. Coinvolti nello scontro tre auto, due moto, un autocarro ed un pulmino. L’impatto è avvenuto, ieri, poco prima delle 12:30, a poca distanza dallo svincolo per Biancavilla. La strada è stata chiusa per oltre quattro ore. La polizia stradale di Randazzo, coordinata dal comandante Mario Cro ed intervenuta per i rilievi, in collaborazione con i Vigili Urbani di Biancavilla e S.M. di Licodia, dovrà ricostruire la dinamica dell’accaduto. Da una prima ipotesi sembrerebbe che a causare l’incidente sia stato il tentativo di un sorpasso, finito in uno scontro frontale tra una Ford C Max e una Honda 1000. Un impatto che avrebbe coinvolto, a catena, gli altri cinque veicoli. Ad avere la peggio i due giovani a bordo della moto, Salvatore Vasta ( alla guida) e Giuseppina Castelli, sbalzati in aria, rimasti gravemente feriti alle gambe. La ragazza è finita sul tetto di un furgone, da cui grondava sangue: una scena impressionante. Trasportati all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, i due sono stati trasferiti poi in elisoccorso al “Cannizzaro” di Catania. Giuseppina non ce l’ha fatta. E’ spirata per l’abbondante quantità di sangue che ha perso, nonostante i tentativi di strapparla alla morte. Salvatore è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, si è resa inevitabile l’amputazione di una gamba. Si trova ora in Rianimazione, in coma farmacologico. Le sue condizioni vengono definite gravissime. Gli altri due feriti hanno riportato una prognosi di 40 giorni per fratture e traumi vari: dopo le prime cure prestate al “Santissimo Salvatore” di Paternò, sono stati ricoverati al “Garibaldi”, uno a Nesima, l’altro nel vecchio presidio. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Vigili del fuoco di Adrano e operai dell’Anas. La viabilità è stata interrotta tra gli svincoli di Biancavilla e S.M. di Licodia. La “strada assassina” ha riaperto soltanto alle 16,30.
Vittorio Fiorenza Fonte “La Sicilia” del 02-12-2007