Fino a prima dell’estate nel cantiere del secondo lotto del tratto Bronte-Adrano della Ss 284 si procedeva rapidamente nel rispetto dei tempi scanditi dal cronoprogramma. Il contratto prevedeva la consegna dell’opera ad aprile del 2023. Ipotizzando un fisiologico ritardo, tutti erano convinti che entro la fine della prossima estate pendolari e turisti avrebbero potuto avere a disposizione la strada attesa da oltre 40 anni per avvicinare l’area metropolitana a versante nord dell’Etna. Oggi si è meno fiduciosi. Intendiamoci, nei 4 chilometri del cantiere si continua a lavorare alacremente, ma tutto quello che sta accadendo nel mondo rischia di condizionare pure la realizzazione di questa strada. Lo conferma l’Anas che con trasparenza, rispondendo a una nostra precisa domanda ci spiega: «L’andamento dei lavori, inizialmente condizionato dagli effetti della pandemia, risente negativamente dell’eccezionale incremento del costo delle materie prime e delle difficoltà a reperire sul mercato alcuni materiali da costruzione conseguenti al conflitto russo-ucraino. Si stima che la particolare contingenza economica possa determinare un ritardo rispetto alle tempistiche programmate per il completamento delle opere con un presumibile differimento al 2024». La guerra dunque, ma soprattutto lo spropositato, e per molti ingiustificato, aumento dei costi delle materie prime rischia di provocare lo slittamento dei tempi di consegna. Certo, per adesso non ci sono gli estremi per preoccuparsi eccessivamente. Il territorio attende questa strada da decenni e sapere di averla comunque completa solo con qualche mese di ritardo sarebbe comunque positivo. Per tutto quello che sta accadendo però il rischio però di dover rivedere i prezzi e mettere le mani al portafoglio è reale.
Ma a che punto sono i lavori? Per avere una stima abbastanza precisa dobbiamo affidarci ai conti economici del cantiere. In parole più semplici a quanto è stato speso fino ad oggi. L’investimento complessivo previsto è di 66 milioni di euro finanziati ricordiamo con l’Accordo di programma quadro rafforzato della Regione Sicilia. Come ci conferma oggi Anas, «la produzione attuale si attesta a euro 5.438.585,09 euro, pari al 15,68% dell’intervento». Chi si intende di cantieri di opere come questa, però, sa che le somme maggiori vanno investite nella fase terminale dei lavori. Fino ad oggi, infatti, i lavori hanno posto le basi per sistemare i 2 viadotti e terminare la fase preparatoria in tutti i 4 km del nuovo tracciato. In particolare si lavora per risolvere tutte le interferenze, per completare il piano di monitoraggio ambientale, realizzare le piste di cantiere, recintare le aree di lavoro e demolire i manufatti presenti. Si continua lavorare anche dove bisogna realizzare ponti e sottopassi, ricordando che questa strada prevede la realizzazione di 2 viadotti: il Giordano e il Granatello. In questo momento particolare attenzione è rivolta alla realizzazione dei muri di sostegno e della viabilità provvisoria e locale, senza trascurare le prove di carico. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 19-08-2022