«Pronti alla posa dei 2 viadotti in acciaio sulla nuova Ss 284». Lo comunica con soddisfazione il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che segue passo passo i lavori di ammodernamento del tratto Bronte-Adrano della Statale che collega il versante nord dell’Etna con l’Area metropolitana. «Nel cantiere – continua il sindaco – è un continuo brulichio di operai. I lavori, infatti, procedono, con l’Anas che mi conferma che ci sono ottime probabilità che i tempi scanditi dal cronoprogramma verranno rispettati. Non è poi così remota, di conseguenza, l’ipotesi che l’opera venga completata entro il mese di settembre del 2024». «Tutto questo – ci ha sempre fatto sapere l’Anas – nonostante l’attuale congiuntura sfavorevole del mercato nazionale e internazionale conseguente alla guerra in Ucraina, nonché l’esplosione dei prezzi dell’energia e di molte materie prime, che ha messo in crisi l’intero comparto delle costruzioni per l’indisponibilità degli approvvigionamenti rendendoli a volte irreperibili». Detto ciò, i due viadotti in acciaio cui fa riferimento il sindaco si chiamano “Giordano” e Granatello”. Rappresentano le opere principali del progetto, assieme a 2 gallerie artificiali in avanzata fase di realizzazione. In particolare la galleria “Cannatella” è realizzata quasi al 60%, con gli operai impegnati in questo momento nella realizzazione degli svincoli per consentire accesso alle aziende e ai terreni privati. Si lavora alacremente anche per completare lo svincolo nord di Adrano e a breve il traffico sarà deviato su un’arteria provvisoria per consentire il proseguimento dei lavori.
«Per il territorio un passaggio epocale – conclude Firrarello – dimenticheremo il vecchio tracciato pieno di curve e ne percorreremo uno totalmente nuovo, ovvero una strada di categoria C1, con una carreggiata di 10,5 metri. Una strada simile, insomma, a quella del primo lotto fino all’abitato di Bronte». Il progetto nel suo complesso però non prevede solo le opere già annunciate, ma anche la galleria artificiale “Naviccia”, lunga 42 metri, 8 piccoli ponti di cui 7 per evitare che la viabilità secondaria intralci la corsa dei veicoli e uno per lo svincolo da realizzare a nord di Adrano dove si trova il passaggio a livello della Ferrovia Circumetnea. «Se penso – conclude Firrarello – che ho immaginato questa strada ben 40 anni fa, i sentimenti sono contrastanti. Soddisfazione da una parte nel vedere realizzato il mio impegno, ma dall’altra la consapevolezza che è passato troppo tempo. Per questo – conclude – vi dico che se vogliamo far fare alla Sicilia il salto di qualità è necessario un altro passo».