Procedono regolari i lavori di ammodernamento del tratto Bronte-Adrano della Ss 284. Chi osserva da lontano il cantiere dell’Ati “Cogip-Pavesi” nota un continuo brulicare di operai, impegnati a completare l’opera nei tempi previsti che ormai sono prossimi. Da programma, infatti, la strada dovrebbe essere completata a fine aprile, con l’Ufficio stampa dell’Anas che, anche se preferirebbe non assicurare nulla temendo contrattempi improvvisi, conferma che i lavori procedono secondo programma. Dai dati ufficiali risulta che il 75% del lavoro è già stato svolto, ma a quanto pare, rimangono ormai i dettagli. Al viadotto ed alla galleria in prossimità dell’abitato di Bronte mancano ormai soltanto i lavori cosiddetti di “sovrastruttura”, ovvero la base della strada, asfalto e guard rail, ed anche il viadotto Ciapparo è stato varato, mentre è in fase di completamento la seconda galleria. L’Anas conferma che il tratto Bronte Saragoddio presto sarà pronto, il resto, se non ci saranno intoppi, a fine aprile. Per non deludere le attese l’associazione di Impresa “Cogip-Pavesi”, al momento sta impiegando ben 24 mezzi meccanici e 72 operai, coordinati da una équipe tecnica composta dal direttore del lavori, l’ingegnere dell’Anas, Cristiano Fogliano, dal suo assistente ing. Antonino Urso e dall’ispettore di cantiere, Giuseppe Annibale che operano assieme ai direttori operativi Giovanni Di Maria e Salvatore Gueli ed agli ingegneri Giuseppe Musotto e Salvatore Coniglio dell’impresa. Fra i lavori da completare ancora, oltre al setto stradale della parte verso Adrano, anche la sistemazione degli innesti della nuova strada con il vecchio tracciato, con i relativi lavori di mitigazione dell’impatto ambientale, essendo stati realizzati numerosi scavi. Infine poi, bisognerà procedere alle varie fasi della pavimentazione e procedere ai collaudi. Come dire, ancora c’è tanto da fare, ma la Cogip-Pavesi ci ha abituato al rispetto dei tempi, ed allora è giusto sperarci. È vero anche che l’Anas sta approvando alcune perizie di variante che, se da una parte potrebbero rubare tempo, dall’altra renderebbero la nuova strada importante anche dal puto di vista tecnologico. Il nuovo progetto, infatti, prevede l’illuminazione, sia della carreggiata principale, sia dell’attuale tracciato che rimarrà a servizio dei poderi, attraverso la realizzazione di impianti di pannelli fotovoltaici che saranno posti sopra le 2 gallerie, esattamente come è stato fatto per l’autostrada Catania Siracusa. Nonostante ciò i presupposti che ad aprile per la viabilità verso il versante settentrionale dell’Etna cominci una nuova primavera ci sono tutti.
Fonte”La Sicilia” del 29-01-2012