Nuova iniziativa dei quattro sindaci dell’area etnea attraversati dal tratto più pericoloso della strada statale 284, Adrano-Paternò, per sollecitare interventi di messa in sicurezza della trafficata arteria. Della questione adesso è stato investito anche il governo nazionale, è stata infatti inviata una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. A firmare la missiva i primi cittadini di Adrano, Fabio Mancuso, di Biancavilla, Antonio Bonanno, di Santa Maria di Licodia, Giovanni Buttò, e di Paternò, Nino Naso. Attraverso questa iniziativa i quattro sindaci «desiderano richiamare l’attenzione ed invitare il governo nazionale a provvedere, nell’ambito delle proprie competenze, all’avvio del progetto di ampliamento e di messa in sicurezza della strada statale 284, nel tratto Adrano-Paternò». Solo alcuni giorni fa, sempre sulla questione sicurezza nella Statale 284, su richiesta del sindaco di Adrano, Mancuso, i quattro primi cittadini erano stati ascoltati a Palermo in IV commissione Ars Ambiente, Territorio e Mobilità e a questo incontro si fa riferimento nella lettera inviata alla premier Meloni. Nella missiva, infatti, è stato evidenziato «favorevolmente l’impegno assunto nel corso dell’audizione di martedì 16 maggio 2023, in IV Commissione, dal presidente, on. Giuseppe Carta, e dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. Mentre, nonostante fosse stato convocato, disertava la seduta il commissario straordinario per l’ammodernamento del tratto, l’ing. Raffaele Celia, e nessun altro rappresentante dell’Anas era presente».
Al governo nazionale, pertanto, i quattro sindaci «fanno presente che non può essere più procrastinabile cantierare la Statale 284 per l’enorme traffico veicolare a cui quotidianamente è sottoposta. Era stato previsto con impegno pubblico dal governo regionale di allora e dai vertici dell’Anas siciliana l’appalto dei lavori entro il 2022. Lavori che avrebbero dovuto essere ultimati entro quattro anni». La lettera dei sindaci alla Meloni si conclude cosi: «Ci sconcerta l’assordante silenzio calato su questa opera pubblica, di notevole importanza e di strategica necessità, da parte dell’Anas. Lanciamo un forte appello: intervenire urgentemente è un dovere ed un obbligo». E sulla questione interviene il “Comitato cittadino pro raddoppio statale 284”, che da tempo è impegnato a sollecitare le istituzioni per la realizzazione delle due corsie nel tratto Adrano-Paternò. In una nota fa riferimento all’audizione a Palermo.
«Qualcuno pensa che sia sbagliato non essere stati invitati, altri sostengono che è corretto, altri giungono ad altre conclusioni ma noi ribadiamo la nostra soddisfazione. Perché? È evidente che se viene indetta una riunione alla IV commissione della Regione un motivo ci sarà; come si spiega altresì, l’impegno degli amministratori locali per il raddoppio della 284. Noi questo vogliamo – scrive il comitato pro raddoppio – noi vogliamo che si acceleri, e che non si interessino nella fase degli incidenti mortali e che la somma urgenza non diventi spot politico ma strumento che si è rivelato utile per la ricostruzione in un anno del ponte di Genova. Proviamo quindi piena soddisfazione nel verificare che le nostre idee vengano condivise dagli amministratori pubblici. È un principio riconosciuto dalla Costituzione Italiana quello della sussidiarietà nel rapporto Pa e Comitati civici. Importante è il risultato e che questo rispecchi le esigenze delle popolazioni residente e dei fruitori». Salvo Sidoti Fonte “La Sicilia” del 20-05-2023