La notizia che entro la fine dell’anno verrà pubblicato il bando di gara per il secondo lotto del tratto Bronte-Adrano della strada statale 284, ha creato entusiasmo. Sono in tanti, però, a rimanere scettici. Tante volte i lavori sono stati annunciati come imminenti, ma senza risultati, in un territorio che sa di soffrire di “arretratezza infrastrutturale” nel settore della mobilità. Per questo la Fillea-Cgil, il sindacato di categoria dei lavoratori edili, annuncia subito. «Abbiamo noi stesso verificato con l’Anas – afferma Salvatore Papotto, che della Fillea è segretario provinciale di Catania – che il programma prevede effettivamente la pubblicazione del bando di gara entro dicembre, ma se per l’ennesimo intoppo burocratico questo non dovesse verificarsi, siamo pronti al sit-in, andando tutti lungo la strada statale e rallentando il transito dei veicoli per protesta». Papotto ci informa che l’Anas avrebbe già avviato la fase degli espropri dei terreni che ovviamente dovrebbe essere completata al più presto. E l’idea del sit-in è stata pure ribadita a margine di un vertice sindacale organizzato nel palazzo municipale di Bronte, per discutere dei tanti appalti che stanno per essere avviati nella Città del pistacchio. Erano presenti, oltre a Papotto, il sindaco Graziano Calanna, il segretario regionale del sindacato di categoria Francesco Tarantino, il segretario generale di Catania Giovanni Pistorio e Gino Mavica, segretario zonale della Cgil. «Auguriamoci tutti che l’Anas riesca a rispettare i tempi – aggiunge il sindaco – altrimenti nella protesta il sindacato avrà in me un alleato. Questo non per una semplice protesta, ma per accendere i riflettori sulla mobilità del versante nord dell’Etna. È vero che in questo ultimo periodo l’Anas sta investendo tanto in Sicilia e l’Apc rafforzato lo dimostra, ma lo sta facendo dopo decenni di abbandono. È necessario investire ancora non certo per riuscire a colmare, ma almeno per diminuire il gap infrastrutturale con il nord Italia dove la mobilità è veloce ed efficiente». L. S Fonte “La Sicilia” del 19-09-2018