C’era una volta il cantoniere, una figura che i più attempati ricordano benissimo, che si incontrava sulle strade statali, con carriola, pala e ramazza, e puliva le strade, partendo da una delle tante case cantoniere, che ancora oggi esistono ai bordi delle strade in Sicilia. Oggi la tecnologia, e i tempi, hanno fatto scomparire questa figura molto importante, sostituita da tecnici che fanno i sopralluoghi o guidano i mezzi dell’Anas, ma l’umile ed importante lavoro che svolgevano i cantonieri non viene più fatto, oppure viene appaltato a delle ditte che il più delle volte vengono chiamate in caso di somma urgenza. Così sempre più spesso i bordi stradali sono pieni di rifiuti, di erbacce, o di carcasse di cani investiti che rimangono a decomporsi per mesi. Inoltre, come accaduto spesso questo inverno, i canali di scolo delle stradali, che non vengono puliti a tempo debito, impediscono il defluire delle acque e in caso di pioggia formano delle enormi pozzanghere che diventano pericolose per gli automobilisti.
Un caso di questi, è avvenuto sulla Ss 284 tra Maletto e Randazzo nei mesi scorsi, anche a causa delle abbondanti piogge cadute, tanto da far chiudere la strada e fare intervenire i Vvf. Percorrendo questo tratto di strada, così come altri, i canali di scolo posti ai lati della carreggiata sono pieni di erbe, rovi, e in alcuni casi anche di pietre, e i pozzi di raccolta costruiti appositamente strapieni di tutto, con la pulizia che manca da anni. Una situazione che rende poco sicure molte strade, e che si aggiunge ai rifiuti lasciati ovunque, ma di questo l’Anas non ha colpe. E’ necessario un maggiore controllo coinvolgendo anche i Comuni. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 29-01-2022