Come per la maggior parte dei reati che si consumano contro l’ambiente o le proprietà private, anche questa volta saranno le telecamere di videosorveglianza a fare da deterrente. A impedire che la Statale 284 in generale, ma soprattutto le sue aree di sosta, si trasformino in una discarica a cielo aperto sarà, infatti, la videosorveglianza. Questo l’esito del vertice promosso in videoconferenza dall’Anas, dopo che i consiglieri comunali Carlo Castiglione, Angela Branchina, Salvatore Pulvirenti, Mirella Rizzo e Ionella Rapisarda, rispettivamente nei Comuni di Bronte, Adrano, Biancavilla, S.M. di Licodia e Paternò avevano chiesto l’istituzione di un «tavolo di lavoro per la videosorveglianza, la pulizia e la manutenzione delle aree di sosta lungo la Ss 284». «Siamo passati velocemente dalle parole ai fatti in appena 10 giorni – afferma il consigliere Carlo Castiglione primo firmatario della richiesta –. L’Anas, che ringrazio per la celerità e l’interesse dimostrato, ha riscontrato la nostra nota, analizzando, insieme con noi, un fenomeno che crea un danno a tutti. Adesso le aree saranno videosorvegliate e verranno poste in essere tutte le iniziative necessarie affinché in futuro l’Anas e Comuni in sinergia le mantengano pulite e contrastino efficacemente il fenomeno». E l’incontro coordinato per l’Anas dagli ingegneri Massimo Privitera, Fabrizio Di Mauro e Valeria Badalamenti, oltre ai consiglieri proponenti, ha visto la partecipazione del sindaco di Adrano, Angelo D’Agate, del vice sindaco di Biancavilla Antonio Finocchiaro, del vicesindaco di Bronte Antonio Leanza, dell’assessore Luigi Gulisano per il Comune Santa Maria di Licodia e della dottoressa Rosangela Arcidiacono per la Città metropolitana. Presenti anche i rappresentanti dell’associazione Plastic Free. Con loro i rappresentanti degli uffici tecnici e dei comandi della Polizia municipale dei Comuni.
«E stato un incontro proficuo – ha affermato Leanza – adesso l’Anas redigerà un documento che tutti sottoscriveremo». E soddisfazione è stata espressa da tutti i consiglieri proponenti: «Ho sposato a pieno titolo questo progetto perché partito dal basso e approntato per affrontare un problema importante. – ha affermato Ionella Rapisarda di Paternò – Togliere quei rifiuti è necessario e la politica deve dare risposte. Questa strada è importante per la viabilità in genere, ma soprattutto per il turismo. Purtroppo sarà la sanzione a convincere qualcuno a rispettare le regole». «Siamo compiaciuti della celerità dell’Anas – ha aggiunto Mirella Rizzo –. Il mio Comune è disponibile allo smaltimento dei rifiuti purché questo non gravi sulla percentuale dell’indifferenziato e si specifichi che questi provengono dalle strade di competenza dell’Anas. Alla collaborazione per la pulizia deve corrispondere l’azione di controllo per eliminare il problema». «L’Anas ha dimostrato di essere disponibile e la ringraziamo – ha continuato Salvatore Pulvirenti – ma bisogna punire i cittadini che sporcano, affinché il fenomeno venga risolto alla radice». «È andata bene – ha concluso Angela Branchina – perché l’incontro è servito per individuare le tre direttrici su cui muoversi. Prima di tutto pulizia, secondo controllo con videosorveglianza affinché, con la punizione, chi sporca non lo faccia più ed in infine una opportuna campagna di sensibilizzazione». Fonte “La Sicilia” del 27-03-2021