La situazione resta difficile e preoccupante, ma il ripristino di alcune commesse alla “Bronte Jeans”, che ha permesso a parecchie lavoratrici di ritornare in fabbrica dà speranza per il futuro. Questo in sintesi l’esito dell’attesa assemblea congressuale di base del settore tessile della Cgil. Di fronte a circa 170 lavoratrici, all’incontro hanno partecipato Angelo Villari, segretario generale della Cgil provinciale, Gino Mavica, responsabile della zona, oltre a Beppe Daquila e Angelo Lopes, rispettivamente segretario generale e componente della Filctem – Cgil. “Dopo tanto buio – hanno affermato i sindacalisti – da qualche mese è ricomparsa una luce grazie al ripristino della commessa della “Jacobs”, che ha consentito il rientro temporaneo in fabbrica di quasi tutte la dipendenti”. “Eppure la crisi era veramente catastrofica – ha aggiunto Mavica – al punto da comportare il licenziamento nell’ottobre scorso di circa 200 dipendenti dell’intero gruppo e la messa in stato di mobilità per l’80% delle stesse lavoratrici, mentre il restante 20% ha utilizzato l’indennità di disoccupazione. A queste – ha concluso – si aggiungono i 40 licenziamenti della ex “Tagli e confezioni”, ovvero un’altra azienda tessile brontese”. Numeri da capogiro che ci danno la misura del dramma che ha vissuto la città di Bronte, anche se la Cgil ha ribadito come, sin dal 2009, tutti gli ammortizzatori sociali possibili precedenti la risoluzione del rapporto di lavoro sono stati attivati. Le nuove commesse e la speranza che il polo tessile di Bronte possa ritornare florido fanno guardare avanti, con la Cgil che ha posto sul tavolo delle trattative con le aziende alcuni problemi da risolvere: “In primis – hanno affermato i sindacalisti – bisogna saldare le spettanze pregresse maturate dalle dipendenti prima del licenziamento. poi, consolidare su basi nuove e più robuste questo inizio di ripresa, al fine di porre fine al quinquennio trascorso da definire devastante sia per i lavoratori che per l’intera comunità brontese”. Sul primo punto vi sarebbe l’impegno delle aziende a regolarizzare la posizione, mentre sul secondo Angelo Villari ha affermato: “Massimo impegno affinchè il governo regionale apra un tavolo di trattative per creare i presupposti del rilancio”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 21-02-2014