Si è insediato il tavolo tecnico e di studio per la redazione del progetto di ripristino e valorizzazione, in forma partecipata e condivisa fra tutti i soggetti interessati, della tratta ferroviaria Alcantara Randazzo, abbandonata 15 anni fa da Rfi, ma considerata fondamentale per il rilancio economico e turistico della Valle Alcantara. Nella sede della Circumetnea di via Caronda a Catania, infatti, ospiti del commissario governativo, Gaetano Tafuri, che ha partecipato al vertice assieme al dirigente tecnico, ing. Salvatore Fiore e l’ing. Roberto De Pietro, si sono riuniti i tecnici del Parco Fluviale dell’Alcantara e dei Comuni attraversanti della tratta. Presente anche il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo. La prima decisione adottata è stata quella di affidare il coordinamento alla Fce. «La riunione di oggi – ha spiegato il commissario Tafuri – è un ulteriore passo in avanti verso la riattivazione della tratta ferroviaria. Il progetto sarà realizzato “in house” vale a dire seguendo criteri di efficienza ed economicità, evitando sprechi e con l’utilizzo delle risorse interne». Del resto la Circum vanta al suo interno professionalità altamente specializzate che hanno già effettuato una prima stima dei costi complessivi per ripristinare la tratta, circa 100 milioni di euro. A questo bisognerà aggiungere i costi necessari per ristrutturare gli immobili lungo la ferrovia, secondo le idee dei Comuni. I fondi però potrebbero non essere il problema più grosso. Completata l’intera ipotesi progettuale a settembre si potrebbe chiedere alla Regione siciliana la stipula di un accordo quadro che preveda la finanziabilità dell’intera opera attraverso le risorse comunitarie. Tecnici e amministratori hanno deciso di incontrarsi ancora il 20 maggio nella sede del Parco fluviale dell’Alcantara. «Le condizioni per il ripristino della ferrovia sembrano ottimali. – ha affermato il sindaco di Randazzo, Ernesto De Campo – L’interesse politico generale e la reale consapevolezza dell’utilità del ripristino della ferrovia ci fanno capire che è arrivato il momento giusto per restituire al territorio quest’importante infrastruttura».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 06-05-2009