C’è il «si» da parte delle Aziende foreste demaniali di Catania e Messina sul rifacimento della Trazzera Regia che da Bronte e Maniace raggiunge Longi e Alcara Li Fusi, attraversa rigogliosi boschi solcando il crinale dei Nebrodi. Questo l’esito del sopralluogo effettuato dai direttori delle due aziende forestali Ettore Foti di Catania e Giuseppe Aveni di Messina, assieme al direttore generale dell’Azienda foreste demaniali, Pietro Lo Monaco. Con loro il dott. Mario Candore, in rappresentanza dell’assessore regionale Dario Caltabellotta, il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, di Longi, Alessandro Lazzara, di Alcara Li Fusi, Nicola Vaneria, e Francesco Spitaleri esperto del sindaco di Bronte, Pino Firrarello. L’idea di rendere la trazzera, oggi in alcuni tratti totalmente impercorribile, nuovamente transitabile ai veicoli più robusti non è nuova. Da tempo i sindaci di Bronte e Maniace la ritengono fondamentale ai fini turistici e di Protezione civile. La trazzera, infatti, incuneandosi fra i boschi del Parco dei Nebrodi, accorcerebbe di gran lunga le distanze fra i paesi della dorsale dei monti messinesi e il versante nord dell’Etna, oggi raggiungibili solamente dopo una odissea di circa 70 chilometri. La vecchia trazzera invece ne conta più o meno 15, diventando strategica anche perché costeggiando per un bel po’ il crinale dei Nebrodi, raggiunge l’incantevole biviere di Cesarò. “L’Azienda forestale – ha affermato Ettore Foti – è pronta a fare la propria parte se la Regione decidesse di utilizzare il nostro personale”. Bisogna però reperire le risorse e dovrà essere sempre la Regione a pensarci. “Rendere transitabile questa strada – ci dice il sindaco di Bronte, Firrarello – sarebbe importante per il turismo ambientale in una zona bellissima della nostra Sicilia e per la zootecnia che ha bisogno di infrastrutture”.
Fonte “La Sicilia” del 12-12-2013