Una proficua e costruttiva riunione operativa dei 13 Comuni che dovranno comporre l’area interna denominata “Etna-Alcantara-Nebrodi” si è svolta a Cesarò, dove sono state tratte le prime conclusioni e le strategie da adottare appena concluso l’iter burocratico per la costituzione dell’Unione. Infatti, da quanto affermato dal sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, dopo un confronto con la Regione, e un parere chiesto all’Anci di cui è componente, sembra che l’unica possibilità associativa che possa tutelare i tredici Comuni, sia quello di costituire una Unione, evitando di fare un consorzio o un’associazione di Comuni. Oramai manca solo questo passaggio, da completare al più presto, per iniziare poi la fase progettuale che dovrebbe portare finanziamenti e sviluppo. Alla riunione, ospiti del sindaco di Cesarò Katia Ceraldi, erano presenti i sindaci, o loro delegati dei Comuni di Randazzo, Bronte, Maniace, Castiglione di Sicilia, San Teodoro, Malvagna, Moio Alcantara, Motta Camastra, mentre erano collegati da remoto i sindaci di Maletto e Francavilla di Sicilia, con i sindaci di Roccella Valdemone e S. Domenica Vittoria assenti. Ad introdurre i lavori Vincenzo Cordone e Luca Garavaglia del Formez, che hanno delineato le prime indicazioni sulla strategia d’area.
Partendo da un’analisi che metteva in risalto i punti di forza (Basso consumo del suolo, paesaggio di pregio, sistema agrifood diffuso, e buona capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili), e dai punti di debolezza (componente anziana della popolazione, emigrazione, scarse infrastrutture, servizi poco accessibili, bassi livelli di raccolta differenziata). Da questi spunti si è partito per creare le linee di intervento con tre macro obiettivi che comprendono il rafforzamento dei punti di forza (agrifood, offerta turistica), per poi lavorare su accessibilità del territorio e mobilità sostenibile, welfare, qualificazione urbana e digitalizzazione. Infine, come terzo obiettivo, produrre energia pulita, migliorare i servizi idrici, gestione dei rifiuti, e sicurezza del territorio. Questi obiettivi andranno sviluppati nell’ottica di un miglioramento generale del territorio e lavorando per una crescita comune. Buoni propositi, su cui bisogna lavorare per non perdere una grande occasione di sviluppo. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 03-04-2023