«Improprio definire buco di riscossione i quasi 700mila euro di crediti che il comune di Bronte vanta da imprenditori in ritardo con i pagamenti dei canoni di affitto dei capannoni della zona artigianale». A precisarlo è l’assessore al bilancio Chetti Liuzzo, in relazione all’articolo apparso il 23 maggio scorso. Secondo l’assessore, «di buco si potrebbe parlare solo ed esclusivamente quando ormai non sarebbe più possibile riscuotere il credito. Il Comune di Bronte, invece, ha esperito ogni adempimento al fine di riscuotere in maniera coatta quanto dovuto». Continua la Liuzzo: « Il credito di 92304 euro, che nell’articolo si fa risalire al triennio 2012/2014, quando si è insediata questa amministrazione, ovvero nel 2015, ammontava a 240.334,78 euro.
Il fatto che oggi sia diminuito a circa 92 mila – conclude l’assessore – non dimostra una maggiore tendenza all’evasione, ma l’efficacia dell’azione di recupero dei crediti da parte di questa Amministrazione comunale». GDS
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